Rendere l’economia sostenibile e salvaguardare le risorse naturali sono temi ormai presenti in agenda per molti Paesi del mondo, consapevoli della sorte che spetterà al Pianeta se qualcosa non cambia. Si parla di risorse idriche, di energie rinnovabili, ma molto poco si parla di suolo. Il suolo è lo strato superficiale della Terra, una pellicola fragile. Nel suolo vivono miliardi di creature viventi, un quarto della biodiversità di tutto il pianeta: attualmente però non esistono leggi che ne regolino il consumo. Proprio per questo al Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio (più noto come Forum Salviamo il Paesaggio, www.salviamoilpaesaggio.it/blog/) - Rete civica nazionale cui aderiscono attualmente oltre 1.000 organizzazioni e molte migliaia di cittadini a livello individuale, il 1 marzo a Roma presenta il suo originale testo normativo, secondo l’associazione necessario visti i dati preoccupanti sul consumo del suolo italiano.
Secondo l’Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (www.isprambiente.gov.it/it), infatti si continua senza sosta a ricoprire aree naturali e agricole con asfalto e cemento, fabbricati residenziali e produttivi, centri commerciali, servizi e strade. Il suolo consumato è passato dal 2,7% degli anni Cinquanta al 7,6% del 2016. In termini assoluti, il consumo di suolo si stima abbia intaccato ormai oltre 23.000 chilometri quadrati del nostro territorio: una superficie pari all’Emilia Romagna.
Ovviamente non è un problema solo italiano: a livello globale la Terra negli ultimi 40 anni ha perso un terzo del suo terreno coltivabile a causa dell’erosione o dell’inquinamento, con conseguenze definite disastrose. Per questo il Forum Salviamo il Paesaggio si è messo al lavoro formando un apposito gruppo di lavoro tecnico-scientifico composto da professori universitari, architetti, urbanisti, geologi e agricoltori e il 3 febbraio ha reso pubblica la normativa di legge che, sperano, verrà condivisa e sostenuta dalla nuova legislatura.
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