Il tutto e le sue parti, declinato al vino: in una cassa in formato speciale con l’annata 2010 del celebre vino dolce, e le 5 varietà di uva che compongono e rendono unico il suo blend, separate ognuna in una bottiglia (Sauvignon Blanc, Grechetto, Traminer, Riesling e Sémillon), uno dei vini italiani più famosi svela la “essenza”. Ecco lo “scrigno” del Muffato della Sala del Castello della Sala, la Tenuta umbra di proprietà dei Marchesi Antinori ad Orvieto, dove nascono alcune delle etichette più rappresentative del territorio come il Cervaro della Sala e, appunto, il dolce Muffato, in assoluto tra i vini italiani più conosciuti, premiati e apprezzati. Ecco perché, il “Progetto Muffato” è destinato a far parlare di sé, autentica “chicca”, per wine lovers, intenditori e collezionisti.
Lo è ancora di più considerando il fatto che la produzione di vini dolci nella zona di Orvieto si perde nella notte dei tempi. Eppure, come spesso avviene nel mondo di Bacco, c’è voluta la firma di una delle maison italiane più prestigiose perché un vino di questa tipologia si elevasse a fama mondiale, smarcandosi dalla sua dimensione localista. Il Muffato della Sala, prodotto al Castello della Sala dai Marchesi Antinori - uno dei più bei manieri di epoca medievale in Italia, che sorge su un promontorio dell’Appennino umbro, al confine con la Toscana - è un vino dolce che proviene da uve Sauvignon Blanc, Grechetto, Traminer, Riesling e Sémillon prodotte su terreni argillosi e ricchi di fossili marini, raccolte in più volte agli inizi di novembre. Le nebbie, che nel periodo di maturazione dei grappoli si formano di buon mattino, alternate a pomeriggi soleggiati, permettono lo sviluppo della così detta muffa nobile (Botrytis Cinerea) che disidrata gli acini concentrando zuccheri e aromi.
Il “Progetto Muffato”, spiegano dalla cantine, è in cantiere da alcuni anni, e nel 2010 è nata l’idea di vendemmiare le singole varietà di uva che formano il blend. Il Progetto prevede di vendere 1.000 casse nel formato speciale, che comprende il Muffato della Sala, annata 2010, “classico”, e le 5 componenti del blend separate in bottiglia. In occasione della vendita dell’annata 2009 sono in programma piccole anteprime della confezione nel formato speciale nei ristoranti Jre-Jeunes Restaurateurs d’Europe (ideatori con Antinori del progetto “Protagonista di Sala”, un percorso triennale per valorizzare una figura fondamentale per il successo del ristorante, incoronata nei giorni scorsi proprio al Castello della Sala, ndr). Confezione poi destinata prossimamente, nel 2015 o 2016, alla vendita vera e propria.
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