“Il Veneto è pronto a costituirsi come regione libera da Ogm, la cui coltivazione sarà fermamente vietata”. È l’idea che sta alla base del progetto di legge n. 145 (“Disciplina regionale di tutela in materia di organismi geneticamente modificati e contrassegnazione di prodotti geneticamente non modificati”) che l’intero gruppo consiliare della Lega Nord ha presentato all’assemblea regionale veneta. “Siamo favorevoli - ha spiegato il consigliere Nicola Finco - al moderno, ma nel contempo vogliamo salvaguardare la tradizione per semina e allevamento, tutelando consumatori, agricoltori e venditori. E vogliamo fornire a enti locali e associazioni un appoggio normativo in materia, per entrare nella Coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm”. Tra i principali punti del progetto di legge, che prevede una dotazione finanziaria di 110.000 euro per l’esercizio finanziario 2011 e per i successivi 2011-2013, la definizione di prodotto non geneticamente modificato, l’istituzione di un contrassegno regionale di prodotto non Ogm (per il quale si pensa a un concorso di idee negli istituti superiori), il divieto dell’uso di Ogm nella produzione di beni agricoli o alimentari, l’esclusione dei prodotti Ogm dall’accesso ai marchi di qualità regionali e ai contributi regionali, l’istituzione di sanzioni per le violazioni e l’istituzione di un comitato per la tutela, formato da cinque esperti. “Se siamo in questa situazione - ha commentato il capogruppo della Lega Nord, Federico Caner - è per l’assenza di una normativa nazionale unica. Sappiamo che il ministro Galan ha una posizione diversa, ma non se tutti i consiglieri del Pdl la condividano. E se Galan passasse alla Cultura, potrebbe tornare anche in sede ministeriale la linea-Zaia, contraria agli Ogm”.
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