Controllare costantemente la temperatura del vino e verificare che questa, nella spedizione, non abbia subito variazioni è il sogno di molti consumatori, distributori e negozianti: oggi, grazie a un’etichetta hi-tech, può diventare realtà.
Mantenere il vino ad una certa temperatura è fondamentale per preservarne intatte le qualità organolettiche. Eppure quando si acquistano bottiglie tramite spedizione, è impossibile sapere se ciò sia avvenuto e quali possibili danni siano stati prodotti.
La soluzione sviluppata dalla società Pack Sense, finora utilizzata solo nell’industria alimentare, permette di risolvere il problema in maniera abbastanza economica: l’etichetta, dotata di un sensore micro-chip e delle dimensioni di una cartolina, viene posizionata direttamente sulla bottiglia o sulla confezione; oltre a identificare il prodotto, come fa un comune codice a barre, è in grado di segnalare se il prodotto è sottoposto ad una temperatura eccessivemente alta/bassa e “ricordare” tutte le temperature che si sono verificate. Se il vino si è mantenuto alla temperatura richiesta appare una luce verde; altrimenti la spia luminosa diventa gialla. Una volta giunta a destinazione, l’etichetta mette a disposizione del cliente i dati che ha registrato, che possono essere scaricati direttamente sul computer. In questo modo è possibile sapere a quale temperatura ha viaggiato il vino e se, per quanto tempo e quando, è stata superata la soglia ottimale di calore.
L’etichetta costa per ora 20 dollari a confezione: un prezzo accettabile per avere l’assicurazione che bottiglie pregiate e costose abbiano viaggiato in “prima classe”.
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