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Il vino combatte la depressione, e adesso ci sono le prove scientifiche: la Scuola di Medicina dell’Università della South Carolina ha messo in relazione gli effetti del resveratrolo sull’infiammazione cerebrale che causa la depressione

Chi, in un momento di depressione passeggera, non ha cercato consolazione in una bottiglia di vino? Probabilmente, eccezion fatta per gli astemi convinti, nessuno, senza però sapere bene il perché. In realtà, esiste una motivazione scientifica capace di spiegare gli effetti benefici del vino sulla depressione. A svelarla è stata la Scuola di Medicina dell’Università della South Carolina (www.sc.edu), che ha messo in relazione l’infiammazione cerebrale che provoca la depressione, con gli effetti benefici e antiinfiammatori del resveratrolo, composto che si trova nella buccia delle uve a bacca rossa, e particolarmente studiato in medicina negli ultimi anni, anche per via delle sue proprietà anticancerogene.
L’esperimento non ha riguardato esseri umani, ma cavie, appositamente “stressate” attraverso atti di “bullismo” di altre cavie, sulle quali è stato analizzato prima di tutto il livello di infiammazione cerebrale da cui, come detto, dipende la depressione, quindi la sua regressione, legata ad una cura a base di resveratrolo. In totale è stata sufficiente una cura di 12 dosi, ognuna delle quali corrispondente, ipoteticamente, a 6 bicchieri di vino. Certo, per un uomo, probabilmente, ci vorrebbe il corrispettivo di intere casse di vino al giorno per un apporto di resveratrolo sufficiente, ma intanto, possiamo partire da un buon bicchiere al giorno, che di certo non fa male ...

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