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IL VINO COME IL VIAGRA? NELLA STORIA E NELL’ARTE, DALLA MITOLOGIA GRECO-ROMANA AL GENIO DI LEONARDO, DECISAMENTE SÌ. ED OGGI TOCCA ALLA SCIENZA CONFERMARLO. LA RICERCA DELLA “RIVISTA DELLA EUROPEAN ASSOCIATION OF UROLOGY”

Italia
Il “Bacchus in erezione” di Leonardo da Vinci

Ormai la letteratura scientifica è sostanzialmente d’accordo sul fatto che il consumo moderato di vino rosso sarebbe collegato ad una riduzione delle malattie coronariche. Il sistema vascolare nel suo complesso godrebbe di una serie di effetti benefici, derivati, soprattutto, dalle sostanze polifenoliche contenute negli acini delle uve rosse. Per quanto riguarda la fisiologia maschile di questo sistema, gli effetti dei polifenoli potrebbero avere delle ripercussioni positive anche sui disturbi dell’erezione, agendo sulla pressione intracavernosa e la vasodilatazione dell’organo sessuale maschile.
Gli studi, in questo specifico campo di ricerca, sono segnalati dalla rivista della European Association of Urology (a firma di Riccardo Bartoletti, Nicola Mondaini, Tommaso Cai dell’Università di Firenze e del Dipartimento di Urologia dell’Ospedale della S.Maria Annunziata di Firenze; info: www.europeanurology.com) e usciti in pubblicazioni scientifiche (Hashimoto M, Kim S, Eto M, “Effect of acute intake of red wine on flow-mediated vasodilatation of the brachial artery”, Am J Cardiol 2001; Corder R, Douthwaite JA, Lees DM, “Endothelin-1 synthesis reduced by red wine”, Nature 2001; Montorsi P, Montorsi F, Schulman CC, “Is erectile dysfunction the “tip of the iceberg” of a systemic vascular disorder?”, Eur Urol 2003; Leslie SJ, Atkins G, Oliver JJ, Webb DJ, “No adverse hemodynamic interaction between sildenafil and red wine”, Clin Pharmacol Ther 2004; Toda N, Ayajiki K, Okamura T, “Nitric oxide and penile erection function”, Pharmacol Ther 2005; Corder R, Mullen W, Khan NQ, “Red wine procyanidins and vascular health”, Nature 2006).
Ma, prima della spiegazione scientifica, la percezione di questo legame intimo fra vino e potenza sessuale maschile era già ampiamente nota, stando almeno agli esempi provenienti dalla storia, dalla mitologia e dall’arte: per i greci, il dio Dioniso era il simbolo per eccellenza della fertilità e le sue lacrime erano di vino; nella mitologia romana Dioniso, sostituito da Bacco continuava questa tradizione simbolica ma, in più, dal suo matrimonio con Venere, generava Priapo, simbolo per eccellenza della virilità pagana.
Un universo simbolico che ritornava prepotentemente in epoca rinascimentale, non lasciando insensibile neppure, solo per fare l’esempio più illustre, il genio di Leonardo. E il disegno scoperto in Germania nel 1990 famoso come l’“Angelo dell’Annunciazione”, ma anche come l’“Angelo di carne” o “Bacchus in erezione”, probabilmente parte degli studi preparativi per la “Battaglia di Anghiari” (1505 circa), rimane una limpida testimonianza di questa consapevolezza, se pur filtrata dalla eterea e un po’ ambigua sensibilità tipica del tocco dell’artista e scienziato fiorentino.

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