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TRA ITALIA E SLOVENIA

Il vino come “ponte” di unione della prima “Capitale Europea della Cultura Transfrontaliera” 2025

Gorizia e Nova Gorica diventano un’unica città per raccontare l’esperienza del Collio, un territorio cosmopolita e di pace, che ha abbattuto i confini
CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA, COLLIO, Europa, FRIULI VENEZIA GIULIA, GORIZIA, ITALIA, NOVA GORICA, SLOVENIA, Italia
La bellezza dei “vigneti di frontiera” del Collio

C’è una frontiera che ha tagliato a metà monti, fiumi, case, cortili, famiglie e i bellissimi vigneti del Collio-Brda, uno dei territori del vino più vocati ed importanti del Vecchio Continente, grazie alla mitica Ponca, dove si è scritta la storia d’Europa, ma il cui confine è stato superato, grazie anche alle tradizioni gastronomiche ed alla viticoltura che hanno accomunato i popoli che hanno vissuto in questa terra “crocevia” di culture diverse, e che, oggi, è simbolo di pace. È la frontiera che non divide ma unisce Gorizia e Nova Gorica, l’Italia e il Friuli Venezia Giulia con la Slovenia, e che insieme saranno la prima “Capitale Europea della Cultura Transfrontaliera” nel 2025, grazie ad un’esperienza unica e “borderless”, esempio per l’Europa tutta perché, per la prima volta, il metodo di lavoro sul territorio transfrontaliero viene condotto superando le dinamiche nazionali sul piano progettuale, amministrativo ed operativo. E proprio i vini saranno protagonisti, per raccontare la millenaria storia di queste terre attraverso sapori e profumi unici come le genti che hanno attraversato il filo spinato del confine per far vincere il dialogo e la collaborazione e costruire insieme un futuro migliore.
Le città di Gorizia e Nova Gorica, dunque, si candidano come epicentro enogastronomico d’Europa, ma l’intera area del Nord-Est d’Italia sarà “strategica”: lo dimostrano i tanti progetti di “Go! 2025” in arrivo tra 2024 e 2025 - con la regia di Gect Go, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale che ha il compito di costruire una città unica, quella del territorio tra Nova Gorica e Gorizia, dove i confini sono superati e che il prossimo anno si prepara a vivere l’esperienza di una realtà cosmopolita dove accogliere un vasto pubblico - segno tangibile e concreto della nuova visione e di un modus operandi transnazionale che guarda al cibo e al vino come “ponte” di cultura e socializzazione, con eventi che culmineranno con la prima edizione #borderless di “Gusti di Frontiera”, la maggiore kermesse triveneta dei sapori, che festeggerà 20 anni senza confini nel settembre 2025, a cavallo tra Italia e Slovenia, dopo un’edizione-ponte, dal 26 al 29 settembre 2024 a Gorizia, che si preannuncia sempre più vasta e inclusiva, con oltre 50 Paesi dei cinque Continenti. Nel Carso transfrontaliero il progetto “Borderless Okus”, proporrà, invece, esperienze gastronomiche ed eventi che incrociano l’arte contemporanea e i fumetti per promuovere la diversità culturale e sostenere lo sviluppo sostenibile attraverso il turismo sostenibile. Tra gli eventi, ci sarà anche il Festival “Malvasia In porto”, per valorizzare le aree geografiche legate al vino Malvasia con incontri e degustazioni: appuntamento a Venezia nell’ottobre-novembre 2024, a Muggia, nell’estremo Nord-Est italiano, nel luglio-agosto 2025, ed a Lubiana, in Slovenia, nell’autunno 2025. Ancora due partners transfrontalieri, il Monastero Francescano di Kostanjevica in Slovenia e il Castello di Spessa in Italia, saranno protagonisti con il progetto “Grandi Vini di Amicizia e Pace”, proponendo un’offerta turistica innovativa collegata al patrimonio culturale dei migliori vigneti classificati come Grand Cru già nel Settecento dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria nella regione vinicola transfrontaliera che comprenda Collio, Brda e Valle del Vipava, concepita come unicum per le sue peculiarità enoproduttive. E che, nell’autunno 2024, saranno protagonisti come ogni anno dell’asta benefica di botti selezionate di vino donate dalle cantine italiane e slovene per il Monastero di Kostanjevica. Senza dimenticare l’“eno(satira)” dello storico concorso “Spirito di Vino” promosso dal Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia e unico nel suo genero dedicato alla satira di attualità ispirata dal mondo del vino, e che si appresta a compiere un quarto di secolo, con un grande evento nel Palazzo Lantieri nella Valle del Vipacco in Slovenia e in Piazza Lantieri a Gorizia con il Festival della Satira in programma nel febbraio 2025 e, nell’attesa, nel maggio 2024, con il primo itinerario della satira transfrontaliero, tra Gorizia, Vipava e le cantine dove i vignaioli promuoveranno tanti eventi nell’evento.
“Il vino e la viticoltura sono parte della cultura di questo territorio transfrontaliera, e rappresentano il percorso comune delle nostre genti da sempre”, ricorda l’assessore all’Agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier. “Go! 2025”, per l’Ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Italia, Matiaz Longar, affiancato dal Segretario di Stato e Viceministro dell’Agricoltura del Governo sloveno Eva Knez, “è un progetto che supera i confini di una regione storicamente divisa, nel quale la cultura slovena e quella italiana diventano ponte tra due popoli: una connessione favorita anche dalle comunanze legate al gusto, vino e gastronomia tipici di aree geograficamente contermini”.
Un’unione che sarà sancita in una data simbolica, l’8 febbraio 2025, nella quale la Slovenia festeggia il suo poeta nazionale France Prešeren e l’Italia ricorda la nascita del poeta Giuseppe Ungaretti, per simboleggiare l’importanza, attuale più che mai nello scenario di conflitti internazionali, sullo sfondo anche del Vecchio Continente, dello scambio tra culture, popoli e tradizioni che da sempre convivono in Europa, che porta prosperità e pace.

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