Vino & arte è un binomio che, nei secoli, ha conosciute tante diverse sfumature, fino all’ultimo incontro di Bacco, quello con la Urban Art, nella splendida cornice di Bolgheri, dove prenderà vita il primo Museo di Urban Art tra le vigne esistente al mondo. A chiamare a raccolta tra i propri filari, gli artisti urbani di tutto il mondo, chiamati ad esprimersi su che cosa rappresenta per loro il vino, partecipando a una esposizione permanete di “pareti in vigna”, è Campo alla Sughera (www.campoallasughera.com): non quadri, ma intere pareti autoportanti, messe a disposizione di grandi talenti, saranno così trasformate in opere d’arte nel corso di più tappe.
“Il writing sta divenendo sempre più protagonista nel mondo dell’arte e della cultura contemporanea - spiega Felice Tirabasso , direttore di Campo alla Sughera - e il nostro mondo deve stare al passo coi tempi. Abbiamo quindi deciso di comunicare il vino in modo totalmente nuovo e non vediamo l’ora di partire con questo progetto”.
La prima opera verrà svelata tra pochi giorni, il 22 marzo, a Vinitaly (www.vinitaly.com), e sarà l’inizio di una nuova avventura per una realtà che, a Bolgheri, ha puntato fin dalla sua nascita, nel 1998, su aspetti come l’innovazione tecnologica, l’assoluto rispetto ambientale e la vocazione internazionale, al di là della qualità delle proprie produzioni.
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