Il vino italiano visto da “Wine Spectator”? Ancora al top negli Usa e con le carte in regola per incontrare il gusto in costante cambiamento degli appassionati. Parola di Thomas Matthews, executive editor della rivista più nota nel mondo del vino, a Vinitaly insieme a Bruce Sanderson, nuovo responsabile per l’Italia della rivista, a Verona con “Vinitaly in The World”.
“L’Italia è un paese così enorme, ed offre così tanti vini che stiamo semplicemente cercando di capire meglio le differenze qualitative dei vini italiani. Quello che vedo è un mondo del vino che guarda ala diversità. La gente è stanca dei vini tutti uguali, con alti livelli di alcolicità, tanto legno, tanta frutta, la gente oggi vuole sapori diversi, gusti diversi. E l’Italia è assolutamente in grado di offrire questo genere di prodotti. La Toscana, del resto, continuerà ad essere al top per gli americani. Ma anche il Piemonte, che sta dimostrando a sé stesso di essere la Borgogna d’Italia, aspetto importante per gli americani. Ciò detto, guardiamo con interesse a tutto il Paese: Wine Spectator ha fatto degustazioni con produttori della Liguria, dell’Emilia Romagna, della Campania e della Sicilia, per capire cosa queste regioni hanno da offrire. E penso che anche gli americani siano curiosi di saperne di più su questi nuovi vini. L’importante nel nostro percorso di ricerca è trovare vini autentici, tradizionali, del territorio e, ovviamente, buoni”.
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