Il contesto è difficilissimo, e le vendite di vino soffrono, anche nelle enoteche del Belpaese (seguendo il trend generale tanto in gdo che all’export). Con i bianchi fermi sempre più centrali, soprattutto nel periodo più caldo dell’anno, mentre i rosati non sembrano sfondare. A dirlo, i risultati di un’indagine di Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, guidata da Andrea Terraneo, che rappresenta oltre 120 associati sull’intero territorio nazionale (il cui fatturato totale sfiora i 50 milioni di euro). Secondo cui “il confronto delle vendite dell’estate 2025 rispetto all’anno precedente mostra una situazione stabile o in calo: il 41,7% degli intervistati ha registrato un andamento peggiore, stessa percentuale per chi non ha rilevato variazioni, mentre solo il 16,7% ha indicato un miglioramento. Stesso scenario nel bilancio del primo semestre 2025: il 50% ha visto un calo rispetto al 2024, il 33,3% ha segnalato stabilità e solo un altro 16,7% ha registrato una crescita”.
In ogni caso, alla domanda su quale sarà la tipologia di vino più richiesta nell’estate 2025, le enoteche non hanno dubbi: il 50% indica i bianchi fermi come protagonisti della stagione. Seguono gli spumanti con il 25%, i rosati con il 16,7% e i rossi solo all’8,3%. Particolarmente significativa, spiega Vinarius, è la flessione nei consumi dei rosati rispetto all’estate precedente: il 58,3% degli operatori dichiara un calo, mentre solo il 25% ha rilevato un miglioramento. Il 16,7% indica consumi stabili.
Ma provando a guardare al prossimo futuro, il “barometro” ferma la lancetta alla voce “cauta fiducia”: “nonostante il quadro attuale poco brillante, le aspettative per la stagione autunnale/invernale sono più incoraggianti: il 33,3% degli intervistati prevede un miglioramento delle vendite, il 25% prevede stabilità e il 41,7% resta pessimista”, scrive Vinarius.
“I risultati della nostra indagine confermano che le enoteche stanno vivendo un periodo di adattamento complesso, tra evoluzioni nei gusti dei consumatori e difficoltà economiche diffuse - afferma Andrea Terraneo, presidente Vinarius - i bianchi fermi continuano a rappresentare una scelta solida per i clienti, mentre i rosati sembrano attraversare una fase di contrazione. Il nostro impegno, oggi più che mai, è quello di sostenere il comparto promuovendo cultura, formazione e sinergie con i produttori”.
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