
“L’export del made in Italy ha raggiunto i 624 miliardi nel 2024, di cui 69 sono frutto delle esportazioni del comparto agroalimentare. Il vino da solo vale 8 miliardi, gli Stati Uniti contribuiscono a questo risultato con quasi 2 miliardi importati. Perciò il vino è stato scelto come prodotto strategico negli scambi commerciali con gli Usa: elemento determinante per raggiungere l’obiettivo dei 700 miliardi di euro di export complessivo indicati dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e di 100 miliardi di euro indicati dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per il comparto agroalimentare”. A spiegarlo è Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia Ice, in chiusura del tour organizzato negli States (dal 29 aprile al 1 maggio tra New York e Washington Dc, ndr) da Veronafiere per promuovere Vinitaly.Usa, il principale evento business-to-business dedicato al vino italiano negli Stati Uniti, in programma a Chicago il 5 ed il 6 ottobre 2025. “In tre anni abbiamo raggiunto quasi 300 produttori con 1.800 etichette, creando il primo evento dedicato al vino italiano negli Stati Uniti - prosegue Zoppas - abbiamo deciso di rilanciare il progetto dell’internazionalizzazione di una piattaforma fieristica di alto livello come Vinitaly e portare a Chicago numerosi operatori per sviluppare meglio il mercato. Continueremo a lavorare con Veronafiere sotto il marchio Vinitaly.Usa, collaborando con tutto il Sistema Italia, per mettere i produttori giusti davanti ai buyer giusti. È così che aiutiamo gli imprenditori a costruire il successo”.
L’edizione dell’anno scorso, realizzata a ottobre 2024, ha registrato la presenza di 1.500 addetti ai lavori, che hanno potuto scegliere tra più di 1.650 etichette di 230 cantine e di sette collettive regionali e tra i 30 eventi tra masterclass, degustazioni e incontri di approfondimento del mercato. Due le novità dell’edizione 2025: la presenza dell’olio d’oliva tramite la nuova rassegna made in Veronafiere Sol2Expo con olibar e mixology a base di olio Evo, e l’enoturismo con il neonato salone Vinitaly Tourism battezzato ad aprile durante l’edizione di Vinitaly a Verona.
“Veronafiere conferma il presidio sul primo mercato mondiale per import di vino e destinazione principale per l’export italiano con 1,9 miliardi di euro raggiunti nel 2024 - ha detto il presidente Veronafiere, Federico Bricolo - in questo momento di grande incertezza e nella speranza che i negoziati in corso possano registrare esiti rassicuranti e positivi, Vinitaly prosegue l’attività di promozione e di consolidamento del brand in questa area fondamentale per le aziende, nella convinzione che un rapporto ben consolidato tra produttore e importatore abbia maggiori probabilità di resistere alle pressioni sui costi o ai cambiamenti normativi”.
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