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Il virus “Red Blotch Disease”, cioè la “malattia delle macchie rosse” prospera nei vigneti della California. I ricercatori di Davis hanno scoperto l’insetto vettore, la cicalina tricornuta dell’erba medica. E in Italia? Per ora nessun pericolo

Italia
In California scoperto il vettore della “malattia delle macchie rosse”

Il “Red Blotch Disease”, comunemente tradotto in italiano con “malattia delle macchie rosse” è una patologia della vite, osservata per la prima volta in California nel 2011, anche se, fin dal 2008, si pensava ad un virus distinto che, alcuni ricercatori californiani avevano rinvenuto anche in foglie secche raccolte nel 1940 in un vigneto della Sonoma Valley.

Uno studio condotto presso i laboratori dell’Università di Davis in California da Brian Bahder e Frank Zalomm riporta il magazine Usa “Wine Spectator”, ha recentemente identificato l’insetto vettore di questo virus, risolvendo in parte il rebus della sua diffusione. Si tratterebbe della cicalina tricornuta dell’erba medica “Spissistilus festinus” (three-cornered alfalfa treehopper).


I sintomi di questa malattia furono in un primo momento confusi dai viticoltori californiani con quelli dell’epidemia da accartocciamento fogliare, causata da infezione da GRLaV (ossia il “Grapevine Leaf Roll associated Virus”, che viene trasmesso da materiale di propagazione infetto negli impianti viticoli, mentre in natura viene trasmesso da vettori quali coccidi e pseudococcidi); successivamente diversi istituti di ricerca statunitensi arrivarono alla conclusione che si trattasse di un diverso agente infettivo, poi definito “Red Blotch Associated Virus” (RBaV), nascondendo per un tempo significativo la sua effettiva presenza.

Il “Red Blotch Disease” è diffuso in tutte le principali aree viticole e può portare a significative perdite di produzione e attualmente non esiste alcun trattamento che curi i vigneti colpiti da questo virus. La scoperta dei ricercatori di Davis rappresenta quindi un passo importante per l’utilizzo di strategie di gestione più efficaci.

Tra i sintomi più evidenti la comparsa di macchie rosse sulle foglie di vite, mentre sintomi non fogliari dell’infezione sono il ridotto accrescimento dei germogli, la presenza di grappoli più piccoli, con acini di dimensioni eterogenee. La presenza del virus RBaV causa in particolare una sostanziale riduzione dei livelli di zucchero nelle uve.

Per i viticoltori californiani, a parte la siccità, la “malattia delle macchie rosse” è la preoccupazione più grave da affrontare negli ultimi 10 anni. E in Italia? “Oltre al consueto allarmismo californiano, tipico in questi casi - spiega a WineNews Leonardo Valenti, docente di viticoltura all’Università di Milano - in generale alle nostre latitudini non rappresenta certo un problema, anzi la problematica da noi non si è proprio manifestata”.

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