Aumentano del 26,3% negli ultimi 5 anni le imprese agricole condotte da extracomunitari che raggiungono nel 2008 le 6.747 unità nonostante le difficoltà di ingresso per gli elevati costi dei terreni. Lo afferma la Coldiretti, sulla base di dati Unioncamere, nel sottolineare che sono soprattutto gli albanesi, i tunisini e i serbi ad impegnarsi in questa attività, anche se non mancano altre nazionalità.
“La forte crescita della presenza di titolari extracomunitari é - sottolinea la Coldiretti - in netta controtendenza sulla riduzione generale del numero di imprese agricole condotte da italiani che si è verificata negli ultimi anni”.
Nella quasi totalità dei casi la titolarità dell’azienda è conquistata dagli extracomunitari dopo una esperienza in qualità di lavoratore dipendente nelle campagne. La presenza dei lavoratori extracomunitari, conclude la Coldiretti, è “essenziale per il successo del made in Italy agroalimentare”, come dimostra la presenza del 13% di stranieri sul totale dei lavoratori agricoli, secondo il 16/mo Rapporto Caritas/Migrantes sull’immigrazione a cui ha collaborato la Coldiretti.
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