02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IN ARRIVO LE NANOSPIE PER SMASCHERARE LE CONTRAFFAZIONI DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

Sarà l'infinitamente piccolo l'arma vincente che difenderà il made in Italy dalle contraffazioni: parola degli esperti e dei rappresentanti delle aziende del settore attive in tutta Italia, che si sono riuniti oggi nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per parlare di nanotecnologie e prodotti italiani.
Centinaia e centinaia di nasi biochimici, così piccoli da essere invisibili, ad esempio, sono alla base di un dispositivo in grado di verificare se un prodotto alimentare è coltivato in Italia o all'estero. Il dispositivo, è un progetto dell'azienda Arterra di Napoli e si basa su recettori biologici usati come sonde per riconoscere determinati metaboliti presenti negli alimenti.
"Il sistema permette, a differenza delle analisi genetiche, di verificare - spiega Gabriella Colucci, che ha presentato il dispositivo - se un pomodoro San Marzano è stato coltivato sul Vesuvio dalle sostanze aromatiche di quella terra che sono rimaste nel prodotto sottoforma di metaboliti".
"Il dispositivo è ancora un prototipo - aggiunge - e stiamo lavorando affinché sia di più facile utilizzo".
E' già in fase di sperimentazione pre-industriale, invece, il sistema di sicurezza volto a tutelare la pelle prodotta in Italia. Il progetto è nato dalla collaborazione fra l'azienda Solos, specializzata in sistemi olografici di sicurezza, il distretto della pelle di Vicenza e la Kodak.
"Si basa sulla possibilità di usare nanoparticelle come marcatori", spiega Ulisse Vivarelli, della Solos. Le nanoparticelle possono essere utilizzate anche negli inchiostri per le etichette, dice Vivarelli, "ma qui ci è un passo in più - aggiunge - perché le nanoparticelle vengono fissate nei pori della pelle".
Il processo avviene durante la seconda fase di concia: nelle soluzioni chimiche, usate per assicurare la qualità finale, vengono aggiunte le nanoparticelle, che resteranno bloccate nel tessuto e permettono così di identificare il prodotto per mezzo di un dispositivo appositamente realizzato dalla Kodak, uno spettroscopio, in grado di individuare le particelle racchiuse nella pelle.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli