Sposano la causa dell’educazione alimentare i dipendenti di Intesa Sanpaolo: sono 1.200 i bancari, nelle due grandi mense di Lorenteggio (Milano) e Moncalieri (Torino), che optano, ogni giorno, per i menu “Gusti giusti” studiati dalla banca in collaborazione con Slow Food e le società di ristorazione Pellegrini e Barbersi & Gama. Nelle due mense sono stati introdotti menu creati per garantire il giusto equilibrio fra apporto calorico e principi nutrizionali.
Il bilancio dell’iniziativa è molto interessaante: i dipendenti coinvolti dalla campagna di comunicazione interna sono stati 60.000, con l’obiettivo di “diffondere la cultura della corretta alimentazione come fattore di promozione della salute”. Due nuove alternative per i pasti: il piatto unico e le portate ridotte. E’ triplicato l’impiego di verdure fresche, raddoppiato il consumo di olio extravergine di oliva (al posto di altri condimenti), aumentata l’offerta di cereali, in particolare orzo e farro. I nuovi menu, inoltre, prevedono sempre un piatto vegetariano, meno sale e l’utilizzo di nuovi sapori con erbe aromatiche e spezie.
Dopo la positiva sperimentazione, il progetto sarà esteso alla mensa di Firenze - ha annunciato Cristina Motta, responsabile del Servizio gestione risorse della Direzione centrale del Personale di Intesa Sanpaolo - e progressivamente a tutte altre mense del colosso bancario.
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