La Francia fa un nuovo passo avanti verso l’ammorbidimento delle regole sulla pubblicità per le bevande alcoliche. La Commissione Parlamentare dell’Assemblea Nazionale che sta esaminando il testo della cosiddetta “legge Macron”, il pacchetto di riforme a sostegno della crescita che porta il nome del Ministro dell’Economia Emmanuel Macron, ha approvato un emendamento che rivede in senso più permissivo la legge Evin del 1991 che regolamenta Oltralpe il consumo di tabacco e alcool e la comunicazione pubblicitaria su tali prodotti.
La legge prevede che le pubblicità sugli alcoolici non possano essere trasmessi in tv, e debbano essere accompagnati da menzioni specifiche legate alla pericolosità. L’emendamento, presentato dal senatore di centrodestra Gerard Cesar, che è anche viticoltore, vuole consentire ai produttori di poter più facilmente parlare sui media dei loro prodotti, in particolare dei vini, senza incorrere in problemi legali. Un modo per aiutare un settore economico importante per la Francia e colpito dalla crisi, dicono i sostenitori del provvedimento, numerosi anche nelle fila della maggioranza socialista.
“Nel nostro Paese, in cui la tradizione viticola ancestrale è fortemente impressa nella cultura, e ormai nell’economia e nei rari successi del nostro commercio estero, diventa rischioso per un giornalista o un cineasta citare i nostri prodotti vinicoli”, argomenta per esempio il deputato socialista Gilles Savary, eletto nella regione di Bordeaux, la Gironda, in cui il settore del vino ha un ruolo cruciale. Il Governo di Parigi resta, però, contrario a questo emendamento, come ha ribadito stamattina il Ministro della Sanità Marisol Touraine, e non esclude di presentare un contro-emendamento in sede di dibattito parlamentare.
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