Saranno presentati e si potranno degustare i “vini del futuro” - realizzati da istituti ed enti di ricerca grazie alla microvinificazione di cloni di vitigni selezionati e non ancora prodotti su larga scala - dal 16 al 18 novembre, a Gorizia, al Salone della Barbatella, la biennale mondiale del vivaismo viticolo (che sarà affiancata dall’esposizione di attrezzature, strumentazione scientifica e di laboratorio per la vivaistica e la viticoltura). A guidare il pubblico in questa degustazione (dove i “nuovi” si potranno confrontare con i corrispondenti vini commerciali già presenti sul mercato) saranno organizzati dei laboratori, che presenteranno via via cloni e vini di alcune fra le più conosciute qualità, come il Tocai, il Sauvignon, lo Chardonnay, il Sangiovese: un’occasione, per gli istituti di ricerca, per raccogliere sul campo giudizi ed osservazioni utili al lavoro futuro, e per vivaisti e viticoltori un banco d’assaggio dove poter assaporare gusti e profumi inediti, confrontandoli col gusto del pubblico in modo da poter fare scelte oculate e mirate. Oltre all’Italia, hanno già assicurato la partecipazione: Francia, Germania, Austria, Svizzera, Slovenia e Ungheria.
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