E’ di sicuro una delle prime esperienze di Unione di Comuni d’Italia, quella nata in Umbria sfruttando al meglio la legge Bassanini sull’ordinamento degli enti locali: i comuni di Montefalco, Bevagna, Trevi, Massa Martana, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi (e presto anche Campello del Clitunno) hanno, infatti, dato vita una sorta di “super Comune” del “Sagrantino e delle Terre dell’Olio”. Le finalità ? “E’ un strumento efficace - si legge in una nota stampa - per promuovere processi di cooperazione strutturale e di cogliere le nuove opportunità di sviluppo locale con la gestione di servizi che le singole autonomie locali non potrebbero autonomamente organizzare. Non si tratta, quindi, di cancellare l’identità dei Comuni e di smarrire il valore della municipalità, ma, al contrario, di mettere questo valore al servizio di un maggiore efficacia dei governi locali per la creazione di sinergie nell’interesse dei cittadini e della promozione economica e culturale dei territori”. Questa Unione di Comuni “è un investimento per valorizzare questi territori che hanno caratteristiche morfologiche, sociali ed economiche molto simili tra loro”, ma è anche una vera e propria sperimentazione: il “super Comune” (438 kmq e 33.672 abitanti), che avrà sede legale a Montefalco, lavorerà per progetti di sviluppo, che saranno elaborati e gestiti da gruppi di lavoro. L’Unione di Comuni del Sagrantino e delle Terre dell’Olio ha già fatto richiesta al Governo degli incentivi finanziari nazionali stabiliti dalla legge. Attualmente in fase di studio lo statuto dell’Unione “per definire e regolamentare i servizi già affidati in gestione”.
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