Quasi 3 italiani su 4 sono contrari all’eventuale (ma improbabile) arrivo sulle tavole del Belpaese del supersalmone transgenico, e più in generale in Italia il 72% della popolazione ritiene che i prodotti alimentari contenenti Organismi geneticamente modificati (Ogm) siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Swg, dopo l’inizio dell’iter per la commercializzazione del supersalmone negli States, prodotto dalla AquaBounty Technologies, alla Food and Drugs Administration (Fda), annunciata dal New York Times per il prossimo autunno.
“Di fronte a questa escalation nell’applicazione delle biotecnologie al regno animale, con modificazioni genetiche e clonazioni, occorre intervenire tempestivamente - sottolinea la Coldiretti - con un adeguamento delle normative comunitarie per impedire l’importazione di questa preoccupante novità di cui non si sente certamente il bisogno”. Il salmone transgenico, spiega la Coldiretti, è un salmone Atlantico, con il dna modificato con quello del salmone Chinhook e del merluzzo, che raggiunge il peso adatto per la vendita in diciotto mesi anziché in tre anni, grazie alla produzione dell’ormone della crescita anche d’inverno.
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