
“I gravi incendi che stanno interessando in queste ore il Vesuvio continuano a rappresentare una situazione di emergenza, con danni significativi al patrimonio boschivo. Tuttavia, grazie all’immediato intervento delle squadre antincendio, le colture agricole e i vigneti del Lacryma Christi sono stati in gran parte salvaguardati: solo l’1% dei 260 ettari di vigne risulta colpito dal fuoco”. A dirlo è Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, dopo il sopralluogo effettuato nei territori colpiti dalle fiamme nel Parco Nazionale del Vesuvio, a seguito dell’incendio divampato nei giorni scorsi - e tuttora attivo - che aveva fatto temere sui possibili danni al suo patrimonio di biodiversità, a partire da alcune produzioni pregiate tipiche del vulcano come il vino Lacryma Christi Dop e il Pomodorino del Piennolo Dop. “L’incendio ha coinvolto un fronte attivo tra i 2 e i 3 chilometri e circa 500 ettari di vegetazione - spiega Caputo - ma grazie al pronto intervento è stato possibile circoscrivere le fiamme e mettere in salvo, eccetto casi isolati, le coltivazioni e i filari di vite, che rappresentano un patrimonio di valore inestimabile per il nostro territorio”.
Sospiro di sollievo per Ciro Giordano, presidente Consorzio dei Vini del Vesuvio: “abbiamo temuto il peggio per le nostre vigne, che rappresentano un paesaggio vitivinicolo unico al mondo. Grazie all’intervento coordinato dei volontari e della Protezione Civile, stiamo riuscendo a proteggere un patrimonio agricolo e culturale di valore assoluto”, ha dichiarato. E anche Cristina Leardi, presidente Consorzio Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop, ha ribadito che, nonostante i problemi che ha provocato l’incendio alle pendici del Vesuvio, non si registrano danni alle colture del prezioso prodotto simbolo del territorio, e tra i più antichi e tipici dell’agricoltura campana.
Nel frattempo però, l’incendio è ancora in corso, ma si pensa già al futuro: “appena domata l’emergenza - sottolinea Caputo - faremo una valutazione accurata dei danni ed eventualmente procederemo con misure di sostegno agli agricoltori. Avvieremo tutte le iniziative necessarie per il ripristino del patrimonio naturale colpito. La sicurezza delle comunità locali e la tutela della biodiversità del Parco rappresentano le nostre priorità”. L’assessorato all’Agricoltura campano attiverà, infatti, una cabina di regia - in collaborazione con con i Comuni interessati, il Parco Nazionale del Vesuvio, la Città Metropolitana, Sma Campania e gli altri enti competenti - per pianificare e coordinare gli interventi necessari. Tra le azioni previste c’è il monitoraggio delle aree percorse dal fuoco per prevenire nuovi focolai e rimuovere il materiale infiammabile; la creazione di fasce parafuoco e piste tagliafuoco per contenere eventuali nuovi incendi; la mappatura dei rischi idrogeologici, con identificazione di alberi morti e materiali pericolosi in caso di piogge; la bonifica dei terreni colpiti e interventi contro l’erosione, anche attraverso squadre di operai idraulico-forestali; la pianificazione forestale a lungo termine per prevenzione incendi su aree pubbliche e private; il ripristino della vegetazione e degli ecosistemi forestali, con il supporto dei Vivai Regionali; infine, misure di ristoro per le aziende agricole danneggiate, con attenzione a vigneti, oliveti, frutteti storici e colture locali. Per finanziare queste misure viene fatto sapere che sarà la Regione Campania a impegnarsi a reperire risorse regionali, nazionali e comunitarie, garantendo il massimo coordinamento tra gli assessorati competenti e gli enti locali. “In questa fase - conclude l’assessore Caputo - la priorità assoluta è contenere l’emergenza e proteggere cittadini e territorio, in particolare le aree più esposte come la pineta di Terzigno, la Riserva Integrale Tirone e i territori di Trecase, Ercolano e Ottaviano. Il Vesuvio è un simbolo identitario, un patrimonio naturale, agricolo e culturale da difendere con ogni mezzo”.
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