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VINO E CONCORSI

“International Wine Challenge” 2025: 332 medaglie per l’Italia del vino, dal Piemonte alla Sardegna

Sono 14 le medaglie d’oro: da Bersano a Rocca Sveva (Cadis 1898), da Silvio Carta a G.D. Vajra, da Capezzana a Bisol 1542, da La Gioiosa a Centinari
CONCORSI, INTERNATIONAL WINE CHALLENGE, LONDRA, Mondo
Gli assaggi all’“International Wine Challenge” 2025 (credit: Ben Etridge)

Il Chiaropuro 2024 di Rocca Sveva (Cadis 1898), il Prosecco Doc Brut Biologico di La Gioiosa (del gruppo Villa Sandi), il Crede Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore 2024 di Bisol 1542 (del gruppo Lunelli), il Nizza Cremosina 2022 di Bersano, la Vernaccia Valle del Tiso Sa Crannatza de Silviu Cata di Silvio Carta, il Barolo Ravera 2021 di G.D. Vajra, il Centinari Franciacorta Brut di Centinari, il Vinsanto Capezzana Riserva 2017 della Tenuta di Capezzana, il Bianco di Ornella Veneto 2020 di Ornella Molon, lo Schioppettino di Prepotto Fco 2019 di Vigna Traverso, il Viridis Classico 2024 di La Canosa, il Martini Asti di Martini & Rossi, il Pollutro Oro 2018 della Cooperativa San Nicola, e l’Exceptional Gavi di Gavi 2024 di Asda (private label della catena inglese, ndr): sono le 14 medaglie d’oro dell’Italia nell’“International Wine Challenge” di Londra, edizione n. 41, e che ha assegnato riconoscimenti a produttori da 36 Paesi del mondo, selezionati da una giuria internazionale composta da quasi 250 esperti.
Con lo Stivale che si è classificato al quinto posto dietro Francia, Spagna, Australia e Portogallo, forte di 332 medaglie, e con i colpi di scena che hanno riguardato, invece, i Trofei Internazionali, dedicati ai vitigni. Per esempio quelli assegnati ai migliori Merlot e Syrah, entrambi appannaggio della Nuova Zelanda, rispettivamente con il Church Road 1 Merlot 2021 di Church Road e il Glenora Estate Syrah 2024 di Glenora Estate. Oppure il Sudafrica, che con il Grand Vin Selection Cabernet Sauvignon 2022 di Le Grand Domaine ha conquistato l’International Cabernet Sauvignon Trophy, e l’Australia che con il Tolpuddle Vineyard Chardonnay 2023 di Tolpuddle Vineyard ha vinto il medesimo premio specifico per il migliore Chardonnay al mondo.
“La maggior parte delle persone penserebbe che il miglior Merlot provenga da Bordeaux, il miglior Syrah dal Rodano e il più fine Chardonnay dalla Borgogna - ha commentato Chris Ashton, direttore “International Wine Challenge” - ma quando si mettono a confronto vini di 36 Paesi e vengono degustati alla cieca da quasi 250 dei migliori palati del mondo, i risultati possono essere davvero sorprendenti”.
In una edizione nella quale sono state assegnate più medaglie che in qualsiasi altra e con la co-presidente Helen McGinn che ha ricordato come “i vini migliorino ogni anno” e che “c’è sempre qualcosa di nuovo da assaggiare” evidenziando come “momenti salienti” quelli dedicati ai “vini inglesi, alle gemme nascoste di Spagna e Italia ed ai rossi davvero eccezionali della Nuova Zelanda”.  Con l’Italian Red Trophy che è andato allo Schioppettino di Prepotto Fco 2019 di Vigna Traverso, ottenuto dal raro vitigno a uva a bacca scura autoctona del Friuli-Venezia Giulia, e l’Italian White Trophy assegnato al Viridis Classico 2024 di La Canosa, Verdicchio in purezza delle Marche.

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