“IO FACCIO LA SPESA GIUSTA”: DAL 17 AL 25 OTTOBRE, IN TUTTA ITALIA, SI PARLA DI COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA, IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA NAZIONALE PROMOSSA DA FAIRTRADE ITALIA

Oltre 3.000 punti vendita della piccola e grande distribuzione, ristoranti e self service, per un ricco cartellone di eventi che attraverseranno l’Italia all’insegna del commercio equo e solidale, un mercato in crescita continua: appuntamento dal 17 al 25 ottobre con “Io faccio la spesa giusta”, la settimana nazionale promossa da Fairtrade Italia in collaborazione con Legambiente, Banca popolare Etica, Movimento Consumatori, Arci e Librerie Feltrinelli, per conoscere da vicino e provare i prodotti equosolidali, edizione italiana di una serie di manifestazioni analoghe che si svolgono in diversi Stati europei (info: www.fairtradeitalia.it).
La settimana dedicata ai prodotti equosolidali sarà di scena in contemporanea nei supermercati Auchan, Carrefour, Conad, Coop, Crai, Lidl e Naturasì, con promozioni e materiali che evidenzieranno le referenze equosolidali. I ristoranti aderenti a “Io faccio la spesa giusta” - in collaborazione con Bio Bank, Aiab Emilia Romagna e Ourfood - ospiteranno un’iniziativa collaterale proposta ai ristoranti “bio” per invitarli ad utilizzare prodotti equosolidali nel loro menu. I self service della catena Cir Food delle province di Modena e Reggio Emilia proporranno un “Fairtrade break” all’insegna dell’ananas Fairtrade. I prodotti del commercio equo e solidale saranno i protagonisti anche nelle filiali di Banca popolare Etica, nelle piazze con i banchetti organizzati da Legambiente e Movimento consumatori, e nelle Librerie Feltrinelli, in cui si svolgerà la presentazione del libro “Equo & Solidale.
Un ricettario per tutti i giorni” (edizione Tecniche Nuove) che propone più di 100 ricette con ingredienti di commercio equo e solidale.
La settimana ideata da Fairtrade porrà così l’accento su un mercato positivo ed in crescita per i produttori del Sud del mondo e per i consumatori, passato in Italia da 39 milioni di euro del 2007 (valore al consumo) ai 43,5 milioni del 2008, e, in tutto il mondo, da 2,3 a 2,9 miliari di euro.