Nelle loro aule si forma la conoscenza teorica necessaria per gestire l’agricoltura di oggi e immaginare quella di domani. Nei loro campi e nei loro vigneti sempre più giovani imparano le tecniche pratiche per la produzione di cereali, verdure, uva e vino. E, proprio il nettare di Bacco, è il protagonista del Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia, organizzato dal Crea e dal Ministero delle Politiche Agricole, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, arrivato all’edizione n. 6 che, a Vinitaly 2022 (di scena dal 10 al 13 aprile), premierà la produzioni migliori firmate degli studenti e dalle scuole agrarie di tutto il Belpaese. Un concorso che, ovviamente, punta sulla qualità, visto che possono parteciparvi solo vini Dop e Igp, oltre che vini spumanti di qualità (Vsq).
Divisi in due gruppi, uno dedicati ai vini realizzati direttamente e unicamente (intera filiera) dagli Istituti di Istruzione Tecnica e Professionale con indirizzo agrario e agroalimentare, e uno per quelli prodotti direttamente dagli Istituti di Istruzione Tecnica e Professionale con indirizzo agrario e agroalimentare anche se non in possesso dell’intera filiera.
Le domande di partecipazione dovranno arrivare entro il 15 marzo 2022 al Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia, nelle sedi di Asti o di Velletri.
“A salvaguardia dell’immagine degli Istituti - spiega una nota del Crea - sarà reso noto solo l’elenco dei vini vincitori e non il punteggio dei vini selezionati e per ogni categoria saranno premiati ex-equo con diploma tutti i vini che avranno raggiunto o superato il punteggio di 80/100”.
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