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ATTUALITÀ

Italia e Romania, un rapporto sempre più forte grazie anche all’agro-industria e il vino

Nel territorio romeno sono presenti anche realtà prestigiose come Marchesi Antinori e Ca’ del Bosco che hanno esportato il know how del settore
AGRICOLTURA, ITALIA, ROMANIA, vino, Italia
L’incontro tra il Primo Ministro della Romania, Ciolacu, e la Premier italiana Meloni

I rapporti tra Italia e Romania sono storici e di lunga data, due Paesi con una relazione consolidata anche dal punto di vista economico, come ha anche sottolineato la premier Giorgia Meloni ieri nel vertice Italia-Romania, tenuto a Roma alla presenza del Ministro romeno, Marcel Ciolacu: “l’Italia è il secondo cliente e il secondo investitore della Romania, è il primo investitore per numero di aziende registrate”, ben 50.000 quelle presenti nel Paese dell’Est Europa. Una presenza che riguarda anche il mondo agricolo e quello del vino, comparto che, in Romania, negli ultimi anni, è apparso in crescita.
L’agroindustria ha avuto un ruolo di spicco alla Farnesina, in occasione del Business Forum Italia-Romania, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Ambasciata di Romania in Italia, con l’obiettivo di “rafforzare ulteriormente i rapporti economici bilaterali, puntando allo sviluppo anche di settori innovativi e tecnologie emergenti nel segno della doppia transizione ecologica e digitale”.
Una cooperazione bilaterale che trova robustezza anche nel settore agro-industriale con l’Italia, che può contare sul proprio know how per diventare sempre più un partner fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura romena. In questo contesto, si inserisce anche la presenza (si legge in un documento de “Il Sole 24 Ore” sull’incontro tra il Primo Ministro della Romania, Ciolacu, e la Premier italiana Meloni, ndr) di alcuni produttori di vino, tra cui alcune realtà prestigiose come Marchesi Antinori, la famiglia per eccellenza del vino italiano e che da ventisei generazioni è un simbolo enoico del Belpaese; ma anche Ca’ del Bosco, la griffe pioniera e oggi leader del Franciacorta, delle famiglie Zanella e Marzotto. Entrambe hanno esportato in Romania il know how italiano nel settore. D’altronde le importazioni di vini della Romania sono aumentate nel 2022, con una crescita significativa dall’Italia (45,12%), tra gennaio e novembre 2022 (sullo stesso periodo 2021), con una quota di mercato del 29,08% (gennaio-novembre 2022) e un valore di 30,4 milioni di euro.
Secondo i più recenti dati Oiv (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), la Romania è n. 10 tra i produttori mondiali di vino
, con i suoi oltre 180.000 di superficie vitata e una tradizione vitivinicola secolare, storica ma anche dinamica: negli ultimi anni è tra i Paesi europei che registrano una crescita sia nella produzione di vino (4,5 milioni di ettolitri, nel 2021), che nei consumi, stimati in 4 milioni di ettolitri.

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