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ANALISI

Iwsr, rallentano le vendite di vino online: +2% annuo nel periodo 2021-2026

Il giro d’affari sui 16 mercati principali crescerà di un miliardo di dollari, per una quota di mercato che scenderà al 31%. Meglio spirits e birra
E-COMMERCE, IWSR, ONLINE, vino, Mondo
Il futuro del vino online

La crescita del commercio enoico sul canale e-commerce, dopo il boom degli anni della pandemia, segna un netto rallentamento, destinato a tradursi in una perdita di quota di mercato rispetto ai competitor: birra, superalcolici e pre-miscelati. Secondo i dati Iwsr - Drinks Market Analysis, nei 16 maggiori mercati per l’e-commerce, dopo una crescita del 30% annuo tra il 2019 ed il 2021, il settore wine & spirits vivrà una crescita decisamente più moderata, pari al 6% annuo, nel periodo 2021-2026. Il trend delle vendite di vino online sarà un po’ più lento, previsto in un +2% annuo, per 1 miliardo di dollari di giro d’affari in più, ed una quota di mercato che, quindi, calerà dal 37% del 2021 al 31% del 2026. Nello stesso lasso di tempo, la quota dei superalcolici, che cresceranno, invece, del 7% annuo, passerà dal 44% al 46%, e e quella di birra, sidri e pre-miscelati crescerà dal 19% al 23%, grazie ad una crescita media annua del 10%.

A livello globale, il 31% di chi beve vino ad oggi non acquista vino online, ma prenderebbe in considerazione di farlo in futuro. “La considerazione per l’acquisto di vino online tende ad essere più alta nei mercati con minore penetrazione, come gli Stati Uniti e alcuni mercati europei. In Portogallo, ad esempio, solo il 20% dei consumatori abituali di vino acquista vino online, ma il 49% prenderebbe in considerazione la possibilità di farlo in futuro. Negli Stati Uniti, i tassi sono rispettivamente del 30% e del 35%”, spiega Richard Halstead, Coo Consumer Insights Iwsr.Al contempo, i mercati con una maggiore penetrazione sono più vicini al raggiungimento del punto di saturazione. In Cina - mette in guardia Halstead - il 78% dei bevitori di vino acquista vino online, mentre solo l’11% sono acquirenti non online, che prenderebbero in considerazione la possibilità di farlo in futuro. La partecipazione è forte anche in Brasile, dove si prevede una sostanziale stabilizzazione nel prossimo futuro”.

A guidare le scelte dei consumatori sono una serie di fattori, il più significativo dei quali è l’ampiezza della gamma di prodotti disponibili e la presenza di promozioni o offerte speciali presenti sull’e-commerce. Inoltre, dove l’uso delle app è più importante, come in Brasile e Cina, la velocità di consegna è più apprezzata che altrove. “C’è ancora un divario tra i mercati basati su app e quelli incentrati sul sito web - spiega Halstead - e la maggior parte degli acquisti in Brasile e Cina avviene tramite app, in crescita anche negli Stati Uniti. I mercati delle app hanno comportamenti di acquisto distintivi, con le persone che tendono ad acquistare più spesso ma quantità minori di vino. Con il rallentamento della frequenza complessiva degli acquisti online, convertire i consumatori all’uso delle app potrebbe essere una strategia per aumentare le vendite”. Sul più importante mercato dei consumi al mondo, quello Usa, ci sono grosse opportunità per assistere ad un aumento della spesa online di vino ed alcolici, che potrebbe in prospettiva superare gli acquisti allo scaffale.

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