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“L’AGRICOLTURA ITALIANA È L’UNICO SETTORE IN CRESCITA DEL PANORAMA ECONOMICO ED È CONFERMATA PER IL 2013 MOTORE TRAINANTE”. MESSAGGIO DI OTTIMISMO NELLE PAROLE DI KARINA VON DETTEN, AD BAYER CROPSCIENCE. “MAGIS, PROGETTO D’ECCELLENZA IN VITICOLTURA”

“L’agricoltura italiana è stata l’unico settore in crescita del panorama economico e si è confermata per il 2013 il motore trainante per la nostra esportazione. Un trend che sta portando anche lavoro e opportunità per i giovani e che, negli ultimi anni, ha visto un leggero e costante aumento di imprese guidate dagli under 35 anni. Un aumento annuo degli iscritti alle Facoltà di materie agrarie e una tendenziale preferenza degli studenti di scuole secondarie professionali per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera dimostrano l’interesse e la fiducia nel ritorno alla terra da parte delle nuove generazioni”. A dirlo è Karina von Detten, ad Bayer CropScience Italia, che ieri ha aperto l’incontro annuale con la stampa nazionale. “Il 2013 per Bayer CropScience in Italia, e per la maggior parte degli operatori del settore, è stato - ha continuato - un anno particolarmente sfidante in un periodo difficile, ma io oggi vorrei trasmettervi un messaggio di fiducia e ottimismo per il futuro”.
“La nostra azienda continua - ha spiegato Karina von Detten, ad Bayer CropScience Italia - ad impegnarsi con nuove molecole in una pipeline che, a livello globale, porterà vendite per 4 miliardi di euro tra il 2011 e il 2016. Nei prossimi mesi proporremo nuove soluzioni sul mercato italiano che includeranno prodotti chimici e biologici per la protezione delle colture”. “Un messaggio di fiducia per tutta l’agricoltura italiana, un auspicio per fare sistema e arrivare attrezzati alla grande sfida dell’Expo 2015”, ha spiegato ancora von Detten.
“La nostra visione di sostenibilità si è concretizzata in questi anni nei progetti Magis: “il nostro esempio di eccellenza è Magis Vino, il primo modello di produzione sostenibile in viticoltura giunto alla certificazione seguendo un protocollo dove ogni intervento è sapientemente misurato, controllato e tracciato all’insegna di una produzione responsabile e trasparente. Con le aziende (140) che fanno parte di Magis, continueremo a collaborare per espandere il concetto della sostenibilità dal vigneto alla cantina fino alla commercializzazione. Magis vino è un perfetto esempio di come in Italia si possa fare sistema. Ad oggi sono 14 le prime aziende certificate con il brand Magis. I partner di Magis, progetto nato nel 2009, da un ristretto gruppo di partner del settore vitivinicolo pubblico-privato, coinvolge oggi attori di altissimo livello: dall’Università di Milano a quella di Torino e di Firenze, dall’ Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Cnr all’Associazione Enologi Enotecnici Italiani da New Holland a Spektra Agri. Ad oggi oltre 140 aziende vitivinicole aderiscono al protocollo”.
La Bayer CropScience punta, inoltre, sulla promozione dei valori della produzione agroalimentare italiana, della sua storia e degli stretti legami con il territorio attraverso la collana editoriale “Coltura & Cultura”, che debutta on line con www.colturaecultura.it: un sito per invogliare il grande pubblico ad avvicinarsi ai prodotti delle nostre campagne approfondendo le origini del cibo con spunti e curiosità estratti dai volumi. Il nuovo format ha avuto il patrocinio dall’Asa (Associazione Stampa Agroalimentare), presieduta da Roberto Rabachino.

Focus - Con Magis, la sostenibilità va in etichetta. I primi vini italiani Magis ricevono il certificato. Pronti a comunicare al consumatore la sostenibilità
Ogni viticoltore italiano sa quanto piacere porti ogni giorno il suo vino sulle tavole di tutto il mondo. Lo dimostra il primato raggiunto quest’anno dall’Italia a livello mondiale. Per arrivare a questo traguardo ci vuole impegno, passione e grande attenzione a fare bene tutto, dalla vigna alla bottiglia. Perché in un calice di vino c’è molto più di quello che si vede: il rispetto per il territorio, la qualità degli ingredienti, la cura di chi ci ha lavorato.
“I consumatori sono sempre più attenti al rispetto dell’ambiente e al tema della sostenibilità, di crescente importanza - ha dichiarato Domenico Zonin, produttore e presidente dell’Unione Italiana Vini nel convegno “Il vino italiano sostenibile si certifica con Magis”, condotto da Anna Scafuri (Rai) - nella scelta dei prodotti. Il mondo del vino italiano è pronto, serve ora un messaggio chiaro di sostenibilità sulle etichette italiane”.
Da oggi, con Magis, questo impegno verso l’ambiente e la sostenibilità è riconosciuto e riconoscibile in etichetta. Dopo anni di lavoro e perfezionamento, 14 aziende vitivinicole italiane ricevono oggi la certificazione Magis e altre 5 delle oltre 140 aderenti la riceveranno a breve: i loro vini certificati potranno così utilizzare il marchio Magis sulle bottiglie, perchè prodotti nel pieno rispetto di un protocollo tra i più avanzati al mondo, che prevede la gestione del vigneto secondo innovative tecniche di agricoltura di precisione e dove ogni intervento è sapientemente misurato, controllato e tracciato, all’insegna di una produzione responsabile e trasparente verificata da un ente di certificazione indipendente.
“Comunicare la qualità di un vino oggi non basta più - dice Roberto Rabachino, presidente Associazione Stampa Agroalimentare Italiana e ambasciatore e referente internazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori alla consegna delle certificazioni - e anche la degustazione deve andare oltre, per diventare un momento ancora più piacevole e liberatorio che testimoni ai consumatori il valore di chi con grande senso di responsabilità produce certi vini”.
Magis certifica un “modo di fare” fondato su alcuni principi differenzianti: il rispetto per la Terra e per il Cliente consumatore; il “fare sempre meglio” come vocazione e modello etico di riferimento; una profonda e dettagliata conoscenza del processo produttivo e della materia prima. Per chi acquisterà una bottiglia di questi vini, quindi, Magis si tradurrà in una garanzia di sostenibilità, trasparenza e credibilità, grazie anche al coinvolgimento a monte di un Comitato tecnico-scientifico composto da importanti università, centri di ricerca, associazioni e aziende private e presieduto da Attilio Scienza, Università degli Studi di Milano.
“L’agricoltura di precisione è principio fondante di Magis - afferma Scienza - e cioè fare solo quel che serve, dove e quando serve, migliorando la sostenibilità della vitivinicoltura e la salubrità del vino. Che non significa “biologico” ma “fare” e produrre con un rispettoso ed equilibrato senso della misura, frutto dell’esperienza e della collaborazione tra produttori, tecnici e ricercatori”.
Il protocollo Magis, infatti, fornisce una vera e propria guida pratica per la gestione sostenibile del vigneto, in linea con i disciplinari di produzione integrata regionali e delle normative europee e nazionali, ed è in costante divenire; viene, infatti, aggiornato dal Comitato tecnico-scientifico con le novità via via fornite dalla ricerca e dall'esperienza delle migliori aziende e dei migliori enologi italiani.
“La nostra corale adesione a Magis - dice Emilio Defilippi, produttore e vice presidente di Associazione Enologi Enotecnici Italiani, partner di Magis - nasce dal fatto che questo modo di fare vino si è dimostrato in grado di ridurre ogni operazione al minimo indispensabile, mantenendo inalterata la qualità e l’unicità di ogni singolo vino. E’ un “supervisore” affidabile, competente e con il senso della misura, che rassicura sulla qualità e sul valore del vino”.

Focus - Il sito “Coltura & Coltura”
Bayer CropScience, azienda leader nell’innovazione degli agrofarmaci del gruppo Bayer, nella quale investe ogni anno il 10% del suo fatturato, da sempre si adopera per facilitare il dialogo tra il mondo produttivo e quello della ricerca, dell’industria e della distribuzione e, da almeno 7 anni a questa parte, per dare voce ai protagonisti dell’agricoltura vera, poco conosciuta dai consumatori, attraverso il sostegno alla collana editoriale “Coltura & Cultura“, che fa conoscere e valorizzare le grandi colture italiane.
Questa iniziativa ha consentito di far uscire fuori le conoscenze del meglio della ricerca italiana ed il risultato è un patrimonio di sapere, su ogni aspetto di queste colture, non solo quelli tecnici, da cui si può partire per fare altro e di più. Anche questa, infatti, è la nostra concreta responsabilità sociale, oltre che un debito dovuto agli agricoltori che ogni anno danno fiducia ai nostri prodotti.
Nell’anno in cui Bayer compie 150 anni, “Coltura & Coltura” si evolve sul web: www.colturaecultura.it vuol essere un riconoscimento a tutti coloro che con il loro lavoro hanno contribuito e continueranno a contribuire all’agricoltura italiana “vera”, quella cioè che produce la gran parte del cibo che mangiamo e di cui l’Italia può essere orgogliosa: per la varietà che non ha eguali nel mondo, la qualità altissima delle sue produzioni, ma anche per la sicurezza certificata dalle indagini delle istituzioni pubbliche.
Il merito è anche dell’innovazione, che rende possibile fare dell’ottimo cibo perché nell’alimentazione come in qualsiasi altro campo - dall’automobile all’elettronica, alla sicurezza - l’innovazione rende disponibili per tutti i prodotti e la qualità che prima erano riservati solo a pochi. Ci auguriamo che questo sito possa diventare un punto di riferimento abituale per tutti coloro che sono curiosi nei confronti della campagna e dell’origine del cibo che arriva sulla tavola, grazie ai contenuti vicini a temi molto attuali, al linguaggio semplificato per il web e alla base scientifica assicurata dalle fonti.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo dei coordinatori scientifici e degli oltre 600 autori, che hanno creduto in questa impresa unica nel suo genere.
Info: www.colturaecultura.it

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