Sono 1.560.000 gli alveari presenti in Italia con una produzione stimata intorno alle 12.500 tonnellate per un indotto superiore a 40 milioni di euro. Nel 2014 il valore attribuibile all’export si attesta oltre i 27 milioni di euro e i Paesi maggiormente interessati sono stati Germania, Francia, Arabia Saudita e Regno Unito, dove, a protezione del made in Italy, il miele di provenienza esclusivamente nazionale è riconoscibile attraverso un’etichettatura di provenienza obbligatoria. Ecco la fotografia dell’apicoltura in Italia, settore da sempre funzionale all’agricoltura e all’economia italiana, scattata all’Expo 2015 a Milano dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell’incontro partenariale sul tema dell’apicoltura italiana, di scena ieri, per illustrare le attività condotte dal Ministero e dal Cra, dal Ministero della Salute e dal Corpo Forestale dello Stato, facendo incontrare diverse realtà per confrontarsi con le istituzioni sulle diverse problematiche e le possibili soluzioni.
Il vice Ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero ha sottolineato come Expo sia “la vetrina della biodiversità italiana” e come l’apicoltura ne sia “un presidio ed espressione di eccellenza”.
“L’apicoltura - ha aggiunto Olivero - non è solo un settore produttivo ma il nucleo del sistema ambientale, un presidio della biodiversità e come tale la nostra azione di tutela deve essere ad ampio raggio”.
I lavori hanno permesso di fare il punto della situazione sullo stato del settore, le iniziative di sostegno, le azioni di tutela e controllo e le attività di ricerca. Il dibattito, spiega il Ministero in una nota, ha consentito di comprendere le esigenze del settore, raccogliendo i punti di vista delle diverse organizzazioni intervenute.
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