Slow Food Sicilia ha organizzato a Milo (Catania), il 21 giugno (ore 15) “Etna, viticoltura di qualità: quali percorsi per il vino di frontiera”, un seminario per spronare alla riprogettazione in chiave sostenibile dei territori viticoli attraverso la realizzazione di un equilibrio ampio che comprenda suolo, vegetazione e viti per mantenere e valorizzare la complessità biologica e per orientare la viticoltura ad un percorso virtuoso.
Il seminario troverà spazio nell’evento “I Sapori del Vulcano” (20/22 giugno 2008) e vuole porsi come momento di stimolo e sensibilizzazione sul tema della biodiversità in viticoltura. Produttori ed esperti discuteranno di vitigni autoctoni e antichi sistemi di coltivazione abbandonati gradualmente negli ultimi trent’anni a favore di tecniche viticole omologate quali l’impianto di vitigni internazionali e l’eccessiva importanza attribuita alle tecniche di cantina.
Il tema dell’incontro pone l’accento sul binomio vitigno/terroir quale concetto che sempre più va affermandosi e che distingue quale valore di un vino la riconoscibilità del territorio e della cultura che l’hanno generato e che ne ha determinato quelle caratteristiche uniche che si ritrovano nel bicchiere.
Pippo Privitera, presidente di Slow Food Sicilia, modererà il convegno, che vedrà la partecipazione di Marco Simonit, agronomo e preparatore di uve, Carlo Triarico, consigliere nazionale Associazione Agricoltura Biodinamica.
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