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“L’assegnazione di nuovi diritti di impianti dell’1% dal primo gennaio 2016 stabilita dall’Ue si tradurrà per l’Italia in 6-7.000 ettari di vigneti in più l’anno”. A dirlo, Paolo De Castro, nella Commissione agricoltura del Parlamento europeo

“L’assegnazione di nuovi diritti di impianto dell’1% dal primo gennaio 2016 stabilita dall’Ue si tradurrà per l’Italia in 6-7.000 ettari di vigneti in più l’anno”. A dirlo, Paolo De Castro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, considerando la dimensione del patrimonio vitato nazionale.

“Questa cifra dovrebbe coincidere con la quantità di vigneti che vengono estirpati - ha precisato De Castro - per cui dovremmo riuscire a mantenere inalterato il nostro potenziale viticolo. A questo punto - prosegue De Castro - la partita si giocherà all’interno delle regioni dove il ministero dovrà amministrare questa nuova percentuale. Il nuovo sistema è un passo importante perché si va verso una semplificazione e nello stesso tempo dobbiamo fare di tutto per evitare che ci sia una riduzione del potenziale viticolo italiano”.

Per quanto riguarda la gestione delle nuove assegnazioni, che dovrà essere regolata da un decreto applicativo, secondo l’eurodeputato, “occorrerà una strategia nazionale per impegnare queste nuove superfici nelle zone più vocate, altrimenti si corre il rischio che alcune regioni riescano ad avere più diritti che poi non utilizzano e altre, che invece hanno maggiore domanda, non ne abbiano”.

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