“E' molto tempo che il mondo del vino s’interroga sul problema dei tappi in sughero che, negli ultimi anni, hanno avuto un consumo sempre più crescente. L'assenza dei tappi in materiali alternativi al sughero viene vissuta in maniera diversa: da una parte, c'è la soddisfazione dei produttori perchè questi tappi dovrebbero permettere di eliminare alcuni problemi legati all'uso del sughero; dall'altra, però, manca ancora la sperimentazione che possa confermare la tenuta e l'influenza di questi tappi nel tempo. Discorso a parte per l'impatto psicologico del tappo di plastica sui consumatori: è forse l'aspetto più importante, che quindi deve essere valutato concretamente e quanto prima. Sono dell'avviso che questa strada deve, comunque, essere percorsa perchè non potremo mai dire se il nuovo sistema è migliore o meno se non lo proviamo. Provarlo, logicamente, senza generalizzazioni, e considerando che, dal punto igienistico e salutistico, la plastica va bene (alcune catene di distribuzione inglesi avanzano richieste di poter avere vini con tappo in plastica per tutelarsi nei confronti del consumatore): ricordo che anche per i tini d'acciaio le resistenze sono state molte, ma poi si sono affermati dovunque. Certo il legno resta per vini particolari e pregiati. Lo stesso discorso può valere per i tappi in sughero”.
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