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L’export che cresce, anche se meno che negli anni passati, il sentiment positivo, in ogni caso, dei buyer di tutto il mondo, gli assaggi dei territori meno blasonati (e non solo) riuniti tutti insieme: siamo nel pieno delle “Anteprime di Toscana”

Italia
Export ok, sentiment positivo dei buyer del mondo, i primi assaggi: entra nel pieno la Tuscany Wine Week

La “Tuscany Wine Week” è ormai entrata nel vivo, e a regalare le prime note positive ad una delle Regioni più importanti del vino italiano e mondiale sono i numeri dell’export, analizzati a “Buy Wine” dall’agenzia regionale Toscana Promozione: 2014 verso i 760 milioni di euro (in attesa di dati definitivi) a +1,8% sul 2013. Una crescita decisamente inferiore, in realtà, al ritmo degli ultimi anni, ma comunque un dato positivo, come è il sentiment sui vini di Toscana (e d’Italia) raccontato dai buyer portati a Firenze prima, e in questi giorni nei diversi territori del Granducato, da tutto il mondo (dagli Usa alla Germania, dalla Cina al Canada, dal Messico all’Australia e così via) intervistati da WineNews.
E dopo i numeri, gli assaggi. Da quelli dei territori meno conosciuti della Regione, tutti insieme domenica a Firenze: tra le bottiglie che, in qualche modo, ci hanno colpito di più il Carmignano Il Sasso 2013 di Piaggia e quello 2011 di Capezzana, il Bianco di Pitigliano 2014 di Sassotondo, il Cortona Bramasole 2010 de La Braccesca di Antinori, il Colline Lucchesi 2012 di Tenuta di Valgiano, oltre ai tanti vini di Bolgheri (vendemmia 2012) dal mito Ornellaia all’Imeneo di Villanoviana, dall’Aska di Banfi al Cont’Ugo di Guado al Tasso, dal Bolgheri de Le Macchiole 2013 al Sondraia 2011 di Poggio al Tesoro. Poi il Chianti, con “Chianti Lovers”, promossa dal Consorzio del Vino Chianti, a tutela di un territorio di quasi 16.000 ettari di vigneto e oltre 105 milioni di bottiglie (e il cui brand secondo la Camera di Commercio di Monza e Brianza vale oltre 1,8 miliardi di valore, ndr) che ha presentato, l’annata 2014 (ci sono piaciuti il Chianti Colli Senesi di Salcheto ed il Chianti di Giacomo Mori), per alcune sottozone la 2013 (notevoli il Chianti Colli Fiorentini di Castelvecchio, il Chianti Rufina di Selvapiana ed il Chianti di Pieve de’ Pitti) e la Riserva 2012 (come il Chianti Rufina Riserva di Frescobaldi).
Primi assaggi di una Toscana che continuerà a svelare le nuove annate dei suoi grandi vini (Chianti Classico, 17-18 febbraio, a Firenze; Nobile, 19 febbraio, a Montepulciano; Brunello, 20-23 febbraio, a Montalcino), e già pensa ad Expo 2015, quando Toscana Promozione porterà nei territori oltre 100 sommelier di Cina.

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