Il laboratorio di genetica molecolare dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige ha predisposto un "database" che raccoglie i profili del Dna di cultivar internazionali e locali che consente l'esatta identificazione di 560 varietà di "Vitis vinifera" e di 125 portainnesti. Se in passato poteva risultate difficile ad un viticoltore o vivaista identificare con certezza una varietà di vite sulla base di criteri morfologici oppure stabilire il pedigree di cultivars ottenute da incrocio o le relazioni genetiche fra vitigni di aree geografiche diverse, tutto questo oggi può essere ottenuto in modo affidabile. "L'utilità del lavoro potrà avere dei riscontri immediati - spiega in una nota l'Istituto Agrario - in primo luogo nei settori del vivaismo e della certificazione di qualità in quanto permetterà di accertare l'identità genetica del materiale viticolo, evitando per il futuro possibili errori o inesattezza in questo campo". L'Istituto agrario parla di ricadute "anche a livello internazionale, verificabili sia dall'alta frequenza di consultazione del sito web come pure dal fatto che la "Cornell University" di Geneva - Stato di New York ha manifestato il proprio interesse, chiedendo di creare un apposito link sulla sua home page. Il lavoro, condotto dall'equipe della dottoressa Stella Grando, e col supporto informativo di Stefano Corradini, è accessibile su Internet all'indirizzo: www.ismaa.it/areabioav/gmc.html .
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