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L’ITALIA DEL VINO STA PER SBARCARE IN BULGARIA

Il know how e capitali italiani stanno per sbarcare, tra qualche mese, in una delle aree più prestigiose della Bulgaria: si è, infatti, costituita una società per la produzione di vini di pregio (che ha tra i soci ha la Simest Spa, la società d’investimenti immobiliari: gli azionisti sono alcune banche - tra le quali la Banca Popolare di Vicenza - ed il Ministero per il Commercio Estero) che ha già opzionato dallo Stato bulgaro 1.000 ettari di terreno, dove, in una prima fase, saranno realizzati 100 ettari di vigneto (merlot e cabernet) e una moderna cantina. Questa società, che sarebbe la prima a capitale privato estero in agricoltura nel paese dell’Est, vedrà un investimento iniziale d’alcune decine di miliardi. Le trattative con il Governo della Bulgaria sono ormai in via di definizione. La società, oltre alla produzione di vini di pregio, s’impegnerà anche ad approfondire altre possibilità d’investimento nel settore agroalimentare ed a favorire, nelle istituzioni italiane e nel nostro sistema produttivo, lo scambio e lo sviluppo di joint-venture tra imprese italiane e bulgare. La società italiana ha già avuto numerosi contatti con le massime istituzioni nazionali e regionali della Bulgaria, ed in particolare a Sofia con il Ministro dell’Agricoltura Vabanov e con il vice Ministro Stancev. I due esponenti del Governo hanno confermato l’attenzione che i livelli politico-amministrativi della Bulgaria hanno per lo sviluppo del settore agroalimentare proteso verso l’Europa comunitaria (ed in particolare verso Italia, Francia, Gran Bretagna). Il Ministro dell’Agricoltura Vabanov ha illustrato anche l’evoluzione del quadro legislativo e dei programmi d’intervento tesi a favorire gli investimenti stranieri: con una legislazione che ormai tutela la proprietà dei terreni agricoli, la Bulgaria si pone infatti all’avanguardia tra i paesi ex comunisti.

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