In tanti considerano l’italiano una lingua quasi morta. E, a dire il vero, l’adozione di termini stranieri è sempre più d’uso comune, anche nel parlato e scritto quotidiano. Senza contare che sono sempre di più le occasioni, anche nel Belpaese, dove si sceglie direttamente l’inglese come “lingua franca”. E, invece, l’italiano non solo non è morto, ma neanche morente, e anzi è una lingua più viva che mai. Al punto che con certi termini e neologismi, soprattutto legati alla cucina, ma anche alla moda, piace e conquista anche l’estero. Al punto che Harro Stammerjohann, membro dell’Accademia della Crusca, ha addirittura realizzato un intero dizionario di italianismi usati in tutto il mondo. L’ennesimo esempio di un’Italia considerata più “cool” all’estero che in patria?
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