L’olio nuovo? Nonostante le preoccupazioni dovute al gran caldo, e con uno sviluppo vegetativo degli oliveti che in Italia, ad un mese dall’avvio della campagna olearia, secondo l’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), appare complessivamente positivo, arriva già: e come da tradizione il primo è “Quinta Luna”, di cui il frantoio Gaudenzi di Trevi, inizierà la raccolta delle prime olive l’1 e 2 ottobre (www.oliodopgaudenzi.it). E la stagione della raccolta delle olive prosegue con un ricco calendario di eventi, a partire dal 15 ottobre, quando ha inizio il “Girolio d’Italia”, il viaggio delle Città dell’Olio alla scoperta delle cultivar di tutto il Belpaese, e è di scena una giornata di alta formazione dedicata a tutti gli attori della filiera promossa a Roma dall’Irvea, l’Istituto per la ricerca e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, in attesa di “Frantoi Aperti” e della possibilità, dal 29 ottobre all’11 dicembre di mettersi in viaggio per l’Umbria per ritrovare il gusto” della scoperta di questo prodotto unico in una delle sue regioni più vocate. Intanto, a difesa della qualità di uno dei prodotti più importanti del made in Italy agroalimentare e per quantificare tutti i fattori che caratterizzano la qualità nella sua filiera, l’Inea-Istuto nazionale di economia agraria ha firmato una convenzione con Symbola, la Fondazione per le qualità italiane guidata da Ermete Realacci, che consentirà di ricercare il Prodotto Interno Qualità (Piq) per il settore oleario.
Da una prima ricognizione qualitativa effettuata dall’Ismea, in generale, il caldo ha influito sullo sviluppo colturale degli oliveti italiani, determinando alcune situazioni di stress più evidenti, per il momento, al Centro-Nord, ma la campagna olearia è complessivamente positiva, seppure con situazioni differenziate a seconda delle aree di produzione. Nelle zone vocate del Mezzogiorno (Puglia, Calabria, Sicilia) la situazione è a macchia di leopardo, con aree maggiormente esposte, rispetto ad altre, agli effetti legati alle alte temperature di fine estate. Per fronteggiare lo stress idrico gli olivicoltori hanno comunque effettuato frequenti interventi irrigui mirati a ristabilire le condizioni idonee al decorso vegetativo. L’andamento climatico, dato il basso livello di umidità, non ha tuttavia favorito lo sviluppo di patogeni né attacchi parassitari, in particolare della temuta mosca olearia, la principale responsabile dei danni alle coltivazioni dell’olivo. Riguardo alla qualità degli oli, conclude, l’Ismea, le attese sono complessivamente favorevoli, mentre i dati quantitativi sulla produzione 2011-12 verranno diffusi dall’Istituto a partire da metà ottobre, in prossimità dell’avvio delle operazioni di raccolta. Intanto, l’obbiettivo dell’alleanza siglata tra l’Inea e Symbola, sarà quello di valutare il peso della qualità come strumento di competitività, individuando i punti di debolezza lungo la filiera in modo da avviare azioni di qualificazione e controllo per elevarne gli standard. “E’ la prima volta - spiega Tiziano Zigiotto, presidente Inea - che il Piq verrà valutato in un comparto dell’agroalimentare per individuare i fattori che conferiscono la qualità del nostro olio”. Non è nuovo invece l’interesse dell’Inea al settore oleario: nel 2010 infatti l’Icqrf-Ispettorato centrale per la qualità e repressione frodi del Ministero delle Politiche Agricole ha finanziato un filone di ricerca per migliorare l’efficienza del sistema dei controlli per il comparto. “Per l’olio - sottolinea Realacci - è importante seguire la strada che da anni è stata intrapresa nel settore vinicolo e quindi puntare sulla qualità più che sulla quantità e sul legame con i territori; questo anche per combattere la concorrenza sleale e le sofisticazioni che insidiano l’olio italiano”.
E sono tanti gli eventi promossi in tutto lo Stivale per non perdersi una delle stagioni più belle dell’agricoltura in Italia. Come “Girolio d’Italia”, l’originale viaggio promosso dalle Città dell’Olio per festeggiare i 150 anni di Unità d’Italia, per promuovere le diverse cultivar italiane nella stagione della raccolta e molitura del Belpaese, con partenza il 15 e 16 ottobre a Selinunte Castelvetrano in Sicilia fino ad Arco in Trentino il 18 dicembre (www.cittadellolio.it), le cui tappe di passaggio saranno annotate in una pergamena, mentre una pianta di olivo della cultivar locale sarà affidata ogni volta ad una scuola, per promuovere tra i giovani uno scambio di storia e cultura legate all’olio tra le varie regioni. Sempre il 15 ottobre, l’Irvea inaugura la stagione dei frantoiani con una giornata di alta formazione, alla Fondazione Rui a Roma e dedicata alla “Corretta gestione del frantoio oleario tra adempimenti tecnici e cavilli burocratici in vista dell’imminente apertura”, per approfondire le conoscenze fondamentali e indispensabili per la corretta gestione tecnica e burocratica del frantoio oleario e dell’oleificio: dagli adempimenti legali relativi la commercializzazione degli oli di oliva alla gestione e la compilazione dei registri, dall’obbligatorietà dell’origine alle modalità di trasmissione dei dati al sistema informativo Sian, senza tralasciare il confezionamento, l’etichettatura e commercializzazione dell’olio sfuso e imbottigliato (www.irvea.org). Dal 29 ottobre all’11 dicembre l’appuntamento è invece lungo la Strada dell’extravergine di oliva Dop Umbria, con l’edizione n. 14 di “Frantoi Aperti”, tra assaggi di Olio, musica, Teatro Grandi Mangiate, incontri nelle piazze e nei frantoi (www.frantoiaperti.net).
Focus - La parola agli esperti: dall’extravergine di oliva, l’energia giusta per il nuovo anno scolastico
Dieta mediterranea condita con olio extravergine di oliva, il mix perfetto che darà agli studenti l’energia giusta per affrontare al meglio questo inizio di anno scolastico: parola di Alberto Ugolini, primario ospedaliero e docente di patologia medica e malattie infettive dell’Università “La Sapienza” di Roma, che consiglia l’olio extravergine d’oliva di qualità come condimento e alimento dalle proprietà nutritive e salutistiche eccellenti (info: Consorzio di Garanzia dell’Olio Extra Vergine di Oliva di Qualità, www.consorzioextravergine.com).
“Lo studente è un atleta mentale - spiega il professor Alberto Ugolini - così come lo sportivo deve garantire al suo fisico un sufficiente apporto di energie, ossia di carburante, così gli studenti per rendere intellettualmente hanno bisogno di nutrire il proprio corpo in modo sano. Il giovane - prosegue Ugolini - deve tener conto che nella dieta mediterranea troverà gli amidi, le proteine e i grassi. Condire i cibi con l’olio extra vergine di oliva, sopratutto a ragione dei grassi insaturi che contiene, è fondamentale per un funzionamento ottimale del cervello. Viceversa sarebbe bene evitare il burro, lo strutto e i grassi contenuti nella carne”.
Attenzione però alla scelta dell’olio. L’avviso a famiglie e studenti da parte degli esperti è anche quello di operare una selezione nella scelta del prodotto: non tutti gli oli sono uguali e non tutti gli extravergini sono tali. “L’olio di oliva deve essere buono - dice ancora Ugolini - e non sempre è facile scegliere un extravergine che possa definirsi tale da un punto di vista chimico e nutrizionale. Di conseguenza sarebbe bene fidarsi solo delle ditte che garantiscono la qualità”.
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