Quando si parla della Toscana enoica i nomi che vengono in mente sono Montalcino, Chianti, Montepulciano, Bolgheri ... nessuno penserebbe mai alla Val d’Orcia che non può vantare nessuna, seppur minima, tradizione vinicola. Eppure è proprio qui, in quel di Sarteano che sta sviluppandosi una realtà veramente emozionante. Andrea Franchetti quando dodici anni fa vide quella che ora è divenuta la sua splendida proprietà non ebbe nessuna esitazione, e, spinto dall’irrazionalità che caratterizza le decisioni emozionali fece la sua scommessa: “è qui che voglio fare il mio vino”.
Andrea Franchetti operava già nel mondo del vino occupandosi di commercializzarlo negli Usa, ma il pallino di produrre l’aveva sempre avuto. Arrivato a Sarteano non accetta compromessi e decide di piantare alla francese (i suoi amori sono Cheval Blanc e Valandraud). I cloni li sceglie accuratamente nella regione del Bordeaux, ed allora via con cabernet franc, cabernet sauvignon, merlot e petit verdot ad una densità che in Italia non ci si sognava neanche, diecimila ceppi per ettaro: “quando chiedevo di piantare diecimila ad ettaro nessuno lo sapeva fare, ho dovuto far venire un'artista dalla Francia, una persona splendida ... ha fatto tutto ad occhio, con un risultato incredibile”, racconta Andrea. Fa tutto da solo senza nessun enologo e nessun consulente, vuole il suo vino e lo vuole come piace a lui. Nel ’95 la prima vinificazione e nel ’97 la prima uscita con il “Tenuta di Trinoro”, un bordeaux a tutti gli effetti. La produzione andrà venduta quasi totalmente in Francia e solo una piccola parte in Italia. Fu proprio Thunevin, il negociant francese, a farlo conoscere all’Italia ed al mondo e con il ’99 Franchetti ha cinque mercanti: uno in Francia, uno in Italia, uno in Germania, uno in Svizzera ed uno negli Usa.
Un’altra prova della francesità di Andrea sta nel modo di commercializzazione dei suoi vini. Avendo venduto prima in Francia ha dovuto adeguarsi alla sua tradizione e quindi ha venduto tutto "en primeur" e ad un solo negociant: “ ... vedi, se il vino è buono in Francia non hanno nessun problema a pagarlo un anno e mezzo prima della consegna”.
I cugini d’Oltralpe hanno apertamente riconosciuto la grandezza di un vino italiano comprandolo alla loro maniera, anzi, imponendoci la loro tradizione di acquisto: infatti, ora i vini della Tenuta di Trinoro vengono comprati "en primeur" in tutto il mondo. Il ’99 è andato completamente esaurito in Italia fin dalla prima proposta, tanto che se qualcuno si rivolge all’azienda per poterlo acquistare, la segretaria suggerisce cortesemente l’indirizzo del mercante francese.
Andrea Franchetti ha insomma vinto la battaglia contro i suoi mulini a vento, e parlandoci ci si rende conto che è veramente orgoglioso della sua impresa incurante di quello che gli altri pensano o dicono di lui; è un personaggio al di fuori del tempo ed al di sopra delle mode che riesce a coinvolgerti ed a catturarti nel suo mondo grazie allo scintillio che emanano i suoi occhi quando parla di vino.
Massimiliano Calandrini
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