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La 2014 è stata un’annata nera per lo zafferano aquilano, che ha visto precipitare la produzione dai 50 chilogrammi del 2009 ai 14 dell’ultimo raccolto e, per salvare la filiera, arrivano la Banca dello Zafferano e il “prestito d’onore” di bulbi

Non Solo Vino
Lo zafferanno in fioritura nella Piana di Navelli

La 2014 è stata un’annata nera non solo per il vino, ma anche per lo zafferano aquilano, che ha visto precipitare la produzione dai 50kg del 2009 ai 14 kg dell’ultimo raccolto. Dati che hanno spinto il Presidente della Commissione territorio del Consiglio regionale, Pierpaolo Petrucci, e l’Assessore all’Agricoltura, Dino Pepe, ad attivare iniziative urgenti e a supportare provvedimenti per incentivare la produzione della preziosa spezia. Come quella della Banca dello Zafferano e il Bando per l’assegnazione a titolo di “prestito d’onore” di bulbi.

“Poche settimane fa abbiamo insediato il tavolo sullo Zafferano coinvolgendo tutti i portatori di interesse - ha spiegato l’Assessore Pepe - per affrontare le criticità e i problemi di questo settore, partendo dalla scarsa produzione dell’ultima annata. Anche per i problemi legati alle fitopatie, la Regione Abruzzo metterà a disposizione dei tecnici esperti per risolverli. Inoltre stiamo supportando iniziative come quella presentata oggi sulla Banca dello Zafferano, per non disperdere i bulbi e metterli a disposizione dei giovani che vogliano iniziare l’attività del loro raccolto”. Il Bando per l’assegnazione a titolo di “prestito d’onore” di bulbi per la produzione dello Zafferano è rivolto a giovani residenti che non abbiano mai intrapreso questo genere di coltivazione in termini professionali, né personalmente né con familiari e affini, che possano o meno essere proprietari terrieri. I requisiti richiesti sono di aderire all’Associazione “Le Vie dello Zafferano”, un’età compresa fra i 18 e i 40 anni e la residenza in uno dei comuni che ricadono nel territorio della Dop “Zafferano dell’Aquila”.

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