E’ una delle bevande più antiche (la sua invenzione pare che risalga addirittura al settimo millennio a.C.), ma nel Belpaese ha sempre dovuto fare i conti con la tradizione vinicola, che spinge gli italiani a sorseggiare vino. Ora, però, sembra arrivato il momento del testa a testa. Lo rivela una ricerca condotta da Makno, per conto di AssoBirra, secondo la quale il 19,8% degli italiani, quando mangia fuori casa, sceglie la birra, contro il 18,8% che preferisce il vino. Dall’indagine, condotta su un campione di 1500 persone, emerge un aumento del 4% nei consumi di birra sull’anno precedente.
Nel week-end, però, a tavola resiste ancora il “nettare di Bacco”: lo sceglie il 43,6% degli italiani contro il 38,9% che riempie il bicchiere con una “bionda”. Quasi 7 italiani su dieci bevono birra: il 6,6% la consuma tutti i giorni, il 27,5% lo fa abitualmente e il 35% in maniera sporadica.
I dati AssoBirra 2006 segnalano che ogni italiano mediamente ne beve 30,3 litri all’anno.
Il consumo interno sfiora i 18 milioni di ettolitri e l’Italia è al nono posto per la produzione in Europa con quasi 13 milioni di ettolitri che escono dagli stabilimenti, 781.000 dei quali esportati all’estero. Le importazioni crescono del 10,6% e le esportazioni del 9,1%.
A orientare sempre più la scelta è il fattore gusto: più della metà degli intervistati ordina una birra perché ne gradisce il sapore, mentre perde posizioni lo storico abbinamento con la pizza.
E se quasi cinque italiani su dieci la ritengono in linea con la dieta mediterranea, il 40% addirittura vuole approfondire un abbinamento molto particolare, birra e pesce, in particolare fritture. Cresce anche il popolo delle bevitrici (dal 53,1% al 54,5%): sfatato il mito che tradizionalmente vede il boccale in mano solo agli uomini.
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