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MADE IN ITALY

La campagna entra negli stadi: arriva il menù a km 0 per le squadre e i tifosi della Lega Pro

Coldiretti in prima fila per un progetto che coinvolgerà anche le scuole. L’intesa firmata oggi a Firenze con il presidente Fifa Infantino
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L’intesa tra Lega Pro e Coldiretti firmata oggi a Firenze con il presidente Fifa Infantino

Un menù a chilometro zero per i calciatori che militano in Lega Pro e per i tifosi che vanno a sostenere negli stadi la loro squadra del cuore, che dal Nord al Sud del Belpaese rappresentano la dorsale di quella provincia capace di regalare al mondo le eccellenze, gastronomiche ma non solo, che fanno grande il made in Italy nel mondo.. E così il tifoso a Modena potrà assaggiare il famoso prosciutto, a Vercelli concedersi un gustoso piatto di riso ed a Siena un cantuccio come perfetto dessert. Ma ogni città ha le sue specialità, piccole e grandi produzioni capaci di rappresentare uno spaccato economico, sociale e culturale italiano. Una squadra composta da oltre 11.000 “giocatori”, tra fattorie, mercati e agriturismi di Campagna Amica entreranno così negli stadi per promuovere la conoscenza e il consumo del vero cibo made in Italy, grazie alla partnership tra la Coldiretti e la Lega Pro per la valorizzazione, fra i tifosi e i calciatori, delle migliori produzioni agroalimentari del territorio a chilometri zero.
L’intesa, firmata oggi a Firenze dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dal presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, alla presenza del presidente della Fifa Gianni Infantino e del presidente della Figc Gabriele Gravina, prevede una collaborazione su un ampio progetto legato alla sana e corretta alimentazione nello sport, rivolto ai bambini, ai ragazzi e a tutti gli appassionati di calcio che frequentano gli stadi.
“Ogni partita - spiega la Coldiretti - le squadre e i loro tifosi delle diverse regioni d’Italia avranno l’occasione di conoscere e provare il patrimonio agroalimentare del territorio facendo al tempo stesso un viaggio fra i tesori del gusto conservati e protetti da generazioni di agricoltori nelle campagne. Negli stadi non più solo hot dog e noccioline, patatine e popcorn ma anche - sottolinea la Coldiretti - prodotti tipici del territorio: dai salumi ai formaggi, dal pane alla frutta e alla verdura di stagione. L’obiettivo è orientare i consumatori verso scelte alimentari corrette e sicure, nel rispetto della stagionalità con prodotti 100% Made in Italy della rete di Campagna Amica che garantisce l’identità, l’origine e la tracciabilità di tutta la filiera dal campo alla tavola. L’accordo prevede presenze negli stadi, in occasione delle partite organizzate dalla Lega Pro, con oasi del gusto degli agricoltori di Coldiretti, partecipazione degli agrichef di Campagna Amica con i propri prodotti durante eventi o manifestazioni, coinvolgimento della Lega Pro in percorsi di approfondimento sui temi della legalità e nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” nelle scuole italiane con la partecipazione a iniziative su tutto il territorio nazionale”.
Particolare attenzione sarà infatti dedicata agli studenti, quelli che saranno i calciatori del domani o comunque le persone che con le proprie scelte daranno un’impronta al pianeta. “Oltre a coinvolgere alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia con lezioni nelle aziende agricole e in classe - spiega la Coldiretti - la rete didattica di “Educazione alla Campagna Amica” si estende agli stadi con l’obiettivo di formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per fermare il consumo del cibo spazzatura e valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e il legame fra i prodotti dell’agricoltura e i cibi consumati ogni giorno. La dieta mediterranea è stata dichiarata la migliore al mondo nel 2019 sulla base del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report. La dieta mediterranea ha vinto la sfida tra 41 diverse alternative grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute”. Non a caso l’Italia vanta una speranza di vita che è tra le più alte a livello mondiale con 80,8 anni per gli uomini e 85 per le donne. Numeri influenzati anche dalla buona alimentazione.
“Acquistare prodotti locali è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione - sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.

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