Caccia aperta ai vini italiani di qualità. Marco Perelli Cippo, amministratore delegato della Campari, che già controlla Cinzano, ha disegnato le sue prossime mosse, dopo l'acquisizione della sarda Sella & Mosca (500 ettari di vigneto, 6,6 milioni di bottiglie, uno degli operatori vitivinicoli più importanti d'Italia). "Daremo vita - ha dichiarato oggi al quotidiano finanziario "Mf - Milano Finanza" - da un polo del vitivinicolo d'alta gamma. Per questo, stiamo valutando delle opportunità offerte dal mercato. In primavera potrebbero anche esserci delle novità in questa caccia ai vini italiani di qualità". Stando ai rumors, il Chianti è il terroir in pole position (ma non si escludono altri territori di Toscana, chiaramente vocati: in passato, la Campari ha "trattato" con un'importante azienda leader di Montalcino, senza poi arrivare ad un accordo).
La Campari (quotata in Borsa dall'estate 2001, senza troppe soddisfazioni), sempre per bocca del suo amministratore delegato Marco Perelli Cippo, spiega che dovrà esere "una bella azienda, con un bel po' di vigneti, marchio leader e ben distribuito, con almeno 10/20 milioni di Euro di fatturato". Del resto, stando sempre ai rumors, la Campari, nell'obiettivo di dar vita ad un polo del vino di qualità, può spendere fino a 300 milioni di Euro !
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