Difficoltà a causa della crisi, che colpisce anche il Chianti Classico, e mancanza di liquidità che rischia di compromettere anche i primi risultati raggiunti con il recente e nuovo piano industriale. Le registra, informa una nota stampa, la cantina Castelli del Grevepesa, cooperativa sociale a cui fanno capo oltre 150 piccole aziende.
Un incontro tra l’assessore provinciale di Firenze all’agricoltura Pietro Roselli ed i sindaci di San Casciano Val di Pesa, Massimiliano Pescini, e di Greve in Chianti, Alberto Bencistà, insieme ai dirigenti della cantina sociale il presidente Riccardo Aiesi e il direttore generale Davide Profeti, proprio per analizzare la situazione, è stato fatto nei giorni passati. Nella riunione è stato sottolineato come malgrado le difficoltà incontrate, il piano attivato dal nuovo gruppo dirigente ha già dato alcuni segnali positivi, a partire dalla vendemmia 2009, che ha segnato conferimenti di uve e vini superiori al 2008.
Ma l’attuale crisi di liquidità, spiega la nota, rischia però di azzerare tutto: secondo Pescini e Bencistà, “vigneti, oliveti, agriturismo, e presenza antropica nelle nostre campagne così ammirate nel mondo, si reggono sul Chianti Classico, e tutto è a rischio di abbandono, se questo vino non ottiene remunerazioni adeguate”. In quest’ottica, l’assessore Roselli e i sindaci auspicano che “Castelli del Grevepesa con l’aiuto degli istituti di credito, in particolare quelli più direttamente legati al territorio, possa realizzare i programmi in atto volti al recupero e all’espansione della propria attività”.
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