Un’idea “green” e natalizia, favorevole all’ambiente e che arriva dal mondo del vino, sempre più sensibile alle tematiche ambientali. Prende il nome di “Divinoinvaso” ed è la seconda vita che Cantina Toblino, storica cantina sociale della Valle dei Laghi, ha pensato per una scatola da vino. Il progetto nasce in collaborazione con Beelieve, start-up trentina che produce oggetti di design con il legname proveniente dai boschi flagellati dalla tempesta Vaia nel 2018 e realizzati da giovani, che vivono situazioni di temporanea difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, della cooperativa Progetto 92 di Trento. Parliamo di un contenitore che, grazie alla presenza dei tiranti, può essere trasformato in un portavaso capace di contenere bottiglie di diverse dimensioni e tipologie in formato magnum.
L’obiettivo è quello di permettere un ulteriore uso per la cassetta di legno da vino, trasformandola in un vaso di fiori pensile ma anche andare in direzione della “riciclabilità degli elementi” come ha dichiarato Carlo De Biasi, dg Cantina Toblino che ha aggiunto come “solo progettando a monte la circolarità di quel che si produce è possibile ridurre l’impatto ambientale. Dobbiamo sempre aver presente che abbiamo una grande responsabilità verso chi verrà dopo di noi perché ogni nostra azione lascia un segno”.
Non è l’unica idea green firmata da Cantina Toblino, realtà impegnata a favore della sostenibilità ambientale e dello sviluppo della viticoltura biologica in Trentino, che ha anche avviato dal 2018 un progetto volto alla salvaguardia della biodiversità nei vigneti. L’intervento ha riguardato la realizzazione di strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica, che sono rappresentate da manufatti indirizzati al riparo delle specie selvatiche vertebrate e invertebrate (182 nidi sia per l’avifauna che per i chirotteri) realizzati con legname certificato Pefc proveniente dalla Val di Fiemme, teatro della tempesta Vaia, come i nuovi “Divinoinvaso”, acquistabili nello shop aziendale al costo di 34 euro.
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