Mentre le sovvenzioni agli agricoltori in Cina aumentano di 6 volte, negli ultimi 3 anni, quelle dell’Unione Europea sono in diminuzione (nel 2009, rappresentavano il 22% del reddito degli agricoltori, mentre nel 2010 il 18%, con una netta tendenza al ribasso). Lo sottolinea Confagricoltura, che così commenta le cifre Ocse sui sostegni all’agricoltura che per l’Europa, nell’ultimo decennio, si sono ridotti dal 33,6 al 21,8%. In Cina, invece, nello stesso periodo, il livello di trasferimenti agli agricoltori è passato dal 3% ad oltre l’11% sul loro reddito; aumentando l’incidenza di oltre tre volte. In Russia dal 17,6% al 21,8%. In controtendenza con l’Unione Europea “in Europa - ricorda Confagricoltura - ci sono Paesi che puntano ancora molto sul settore agricolo concedendo sostegni al reddito elevatissimi: è il caso dell’Islanda (48%), della Svizzera (56%) e della Norvegia (60%). Anche la Turchia ha aumentato negli ultimi anni i trasferimenti agli agricoltori passando dal 24,7% al 27,1% di incidenza sul reddito; una percentuale quindi oggi superiore alla media comunitaria”.
“Accompagnare e sostenere lo sviluppo dell’agricoltura - commenta ancora Confagricoltura - permette di preservare nell’Unione europea un settore di cui non si può fare a meno. Il livello di auto approvvigionamento, il contributo alla crescita economica ed all’occupazione, la qualità, la salubrità, la sicurezza alimentare sono tutti argomenti importanti per la collettività. Proprio per questo, nella riforma della Pac post 2013, vanno assolutamente almeno confermate le attuali risorse che sono peraltro diminuite negli ultimi anni, come dimostra il rapporto Ocse, e che da molti anni si sono, non va mai dimenticato, modificate in maniera da perdere ogni carattere distorsivo sui mercati e sugli scambi”.
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