
Se c’è un connubio ricco, sorprendente ed affascinante, è quello tra il mondo del vino e dell’arte, capace di rinnovarsi fin dalla notte dei tempi e di lanciare messaggi non solo in bottiglia. Michelangelo Pistoletto, Daniel Buren, Kendell Geers, Anish Kapoor, Louise Bourgeois, Hiroshi Sugimoto, Lee Ufan e Roni Horn, sono solo alcuni tra i più grandi artisti al mondo che hanno lasciato il segno tra i vigneti del Chianti Classico, creando con le loro celebri opere la collezione pionieristica e più ricca del genere: è quella del Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, nata nel lontano 1999 grazie a Lorenza Sebasti e Marco Pallanti, proprietari di una delle più importanti cantine italiane ed appassionati collezionisti, che ogni anno invitano i più ispirati artisti contemporanei a realizzare opere site specific. E che, il 21 marzo, in occasione della nuova creazione Nomen Rosae Absolue Eau de Parfum del maestro profumiere Michele Marin, presentano una nuova opera firmata dall’artista Chiara Bettazzi, i cui lavori indagano i linguaggi contemporanei nel paesaggio industriale, innescando processi di sensibilizzazione e riappropriazione di spazi in abbandono, e che collabora con diverse figure professionali, sperimentando la combinazione di oggetti del set design, di set fotografici, video, interni privati e negozi, lavorando con marchi internazionali di interni e della moda tra cui Red Valentino, Replay e Luisa Via Roma.
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