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LA CRISI “MORDE” POCO IN AGRICOLTURA: PER IL CENSIS TRA PRIMO SEMESTRE 2008 E PRIMO SEMESTRE 2011 LA FLESSIONE DEL VALORE AGGIUNTO AGRICOLO E’ STATA DELLO 0,9%, E DAL 2000 AL 2010 LA DIMENSIONE MEDIA DELLE AZIENDE E’ AUMENTATA DEL 44,4%

Il “Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2011” del Censis conferma l’ottima tenuta del comparto agricolo di fronte alla crisi economica internazionale. La flessione del valore aggiunto in agricoltura è stata inferiore al punto percentuale (-0,9%), mentre nello stesso periodo l’industria crollava a -13,8% ed i servizi registravano un -1,5%. Certo il panorama delle aziende agricole è molto cambiato: dal 2000 al 2010 le microimprese (con superficie inferiore ad un ettaro) si sono praticamente dimezzate (-50,2%), mentre quelle con più di 20 ettari sono cresciute del 10,7%. Nello stesso periodo la dimensione media delle aziende, di conseguenza, è aumentata del 44,4%, passando da 5,5 a 7,9 ettari di superficie agricola utilizzata. Altrettanto ha fatto la produttività all'interno del comparto, con un +16,7% in giornate di lavoro per azienda.

Il rapporto Censis conferma inoltre che l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di denominazioni protette: 219, che rappresentano il 22,1% di tutte le denominazioni riconosciute nell’Unione. Sono 518 le denominazioni vinicole (56 Docg e 339 Doc), per un totale di 215.000 ettari di vigne e 158.000 produttori, e le Igt sono 123, con 147.000 ettari e 159.000 produttori.

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