Nonostante la crisi, lo champagne continua ad essere amato dagli italiani: secondo gli ultimi dati disponibili, nei primi 9 mesi 2008, in Italia, sono arrivate quasi 6 milioni di bottiglie (5.876.578), con una crescita del 4,27% sullo stesso periodo del 2007. Lo rende noto il Centro informazioni Champagne, che fa parte del Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (Civc), sottolineando che i dati del periodo natalizio vengono tradizionalmente diffusi solo entro il terzo trimestre 2009.
Il dato positivo dei primi 9 mesi 2008 conferma un trend di crescita del consumo italiano di bollicine francesi che ha visto nel 2007 una crescita a due cifre (+10,9%) e il superamento della soglia psicologica dei 10 milioni di bottiglie importate posizionando l’Italia al quarto posto come Paese importatore per volumi (dopo Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania) e terzo Paese per valore.
Gli italiani, infatti, quando decidono di comprare champagne preferiscono le bottiglie di pregio. I millesimati, vini ottenuti da uve di una sola annata, rappresentano da soli il 7,2% delle importazioni. Le cuvée speciali, che costituiscono il top di gamma di ogni produttore, detengono il 6,1% del mercato italiano e infine gli champagne rosé continuano la loro crescita sostenuta attestandosi nel 2007 al 5,8% del mercato.
Inoltre, gli italiani si confermano consumatori molto legati ai grandi marchi: il 91% è la quota di mercato detenuta dalle maison e l’8,9% quella dei piccoli produttori e delle cooperative.
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