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LA FEUDI DI SAN GREGORIO "CANTINA DELL’ANNO" PER LA GUIDA 2001 DI LUCA MARONI. LA REGIONE PIU’ TRENDY E’ IL TRENTINO E LA PIU’ PREMIATA LA TOSCANA

Leadership della campana Feudi di San Gregorio per l’Annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni: il giovane critico, infatti, oltre ad inserire due vini della Feudi di San Gregorio sul podio (Idem Bianco ‘99 quale "miglior vino bianco italiano", che ottiene il voto più alto della Guida con 99/100, e Privilegio ‘98 quale "miglior vino dolce d'Italia") ha proclamato l’azienda di Sorbo Serpico (Avellino) come “migliore cantina dell'anno” (il migliore rosso è stato eletto il Pafoj '99 di Icardi, il miglior rosato è il Walzer in rosa dei Vigneti Pittaro, il miglior spumante è il Franciacorta extradry Barone Pizzini). La presentazione della Guida di Maroni è avvenuta oggi a Roma. L’annuario dei migliori vini italiani del giovane critico mette in vetta alla produzione italiana 379 vini top (Maroni ha detto di aver degustato 8.000 bottiglie prodotte da oltre 1.800 aziende), di cui 244 rossi. “La qualità del vino italiano è ormai altissima e nel 75% dei casi la votazione oscilla tra il 7 e l’8. I vini italiani - ha spiegato Maroni - stanno rapidamente migliorando, soprattutto quelli che provengono da uve particolari ed autoctone. Il 2000 si conferma, come già anticipato, un’annata eccezionale per i vini”. Maroni ha quindi lodato il Trentino Alto Adige che è, secondo lui, la regione al momento dove si sta sperimentando di più, mentre il Piemonte rimane salda alla sua tradizione del vino invecchiato (come il Barolo o il Barbaresco) e la Toscana sta ritrovando i suoi antichi fasti grazie alle produzioni delle famiglie storiche, che si stanno di nuovo dedicando alla vino, Chianti in testa. La leadership delle regioni spetta con 69 segnalati alla Toscana, seguita dal Trentino Alto Adige con 62 ed il Piemonte con 58. Dopo il salto di qualità, per Luca Maroni, i vini italiani devono ora arrivare ad avere un impatto zero sulla salute: "oggi - ha detto - si usa ancora troppa anidride solforosa per garantire la qualità del vino. E proprio l'anidride solforosa che viene smaltita dalle cellule cerebrali è quella che provoca il mal di testa della mattina dopo". Il vino del futuro per Maroni ? Sarà anche meno alcolico e più accessibile: “nel 2050 - predice - non supererà gli 8-10 gradi”.

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