C’è posto per 5.000 nuovi assunti nella filiera della meccanizzazione agricola: il settore torna sotto la lente di Tao, il “Tractor Agricultural Observatory” di Fieragricola. La missione è quella del rilancio del settore, rallentato nelle vendite di nuovi mezzi a causa di una crisi che sta assestando, si spera, gli ultimi morsi. E l’analisi di Luciana Breviglieri, vicepresidente di Unacoma (l’Unione nazionale dei costruttori di macchine agricole, aderente a Confindustria), in uno scenario in cui appare urgente un nuovo corso sulla formazione degli addetti ai lavori, porta in controluce una notizia positiva.
“La filiera della meccanizzazione agricola - afferma infatti Luciana Breviglieri - ha bisogno di 5.000 nuovi occupati, dalla produzione fino alla commercializzazione e al post-vendita”. Si cercano pertanto nuove risorse occupazionali. Con un taglio professionale innovativo, però. “Abbiamo esigenze specifiche per ogni comparto - prosegue - e servono concetti di meccatronica, una conoscenza anche negli aspetti tecnici di almeno una lingua straniera, progettisti in grado di operare con i software più evoluti in tridimensionale, ma anche persone formate nell’area del marketing”. Il percorso di formazione, secondo la delegata di Unacoma, dovrebbe poter partire da una sinergia concreta fra le imprese interessate, siano esse costruttori o dealer, e il mondo della scuola e dell’Università.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025