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ECCELLENZE & SINERGIE

La Fondazione Crt entra nell’azionariato di Enosis dell’enologo Donato Lanati

L’operazione supporterà la crescita del Centro di Ricerca che si occupa dello sviluppo di vini di qualità, garantendone la continuità per il futuro

A conferma del rinnovato supporto alla diffusione delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche del territorio, la Fondazione Crt ha deliberato un investimento in Enosis Meraviglia, il Centro di Ricerca Applicata e di Consulenza per lo Sviluppo di Vini di Qualità, nato nel 2005 dalla competenza dell’enologo Donato Lanati, a Fubine, in Piemonte (che WineNews, negli scorsi anni, ha raccontato in un video, in un vero e proprio viaggio nel futuro del vino).
L’obiettivo dell’operazione della Fondazione - nata nel 1991, terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio, che ha erogato complessivamente più di 2 miliardi di euro per oltre 42.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione nel Nord Ovest, dal Piemonte alla Valle d’Aosta, in una dimensione nazionale e internazionale - è supportare la crescita di una realtà dell’enologia del territorio diventata punto di riferimento a livello internazionale.
L’impegno della Fondazione, si legge in una nota, consentirà, da un lato, di dare continuità al progetto e assicurerà, dall’altro, la permanenza nel territorio del Centro di Ricerca, il cui lavoro negli anni è finito sotto i riflettori di molti investitori anche oltre i confini nazionali. Il suo ingresso nell’azionariato di Enosis, permetterà un’ulteriore crescita professionale della struttura e del team in modo da garantire la continuità della gestione nel tempo e mantenere l’elevato standard dei servizi e delle prestazioni. Il gruppo, nel complesso, ha chiuso il 2023 registrando un fatturato intorno a 3,8 milioni di euro e un ebitda di 2,4 milioni. Grazie all’operazione, Fondazione Crt potrà, quindi, preservare il posizionamento della consulenza top di Enosis aprendo, al contempo, la possibilità di accesso ai servizi del centro di ricerca anche a cantine o realtà vitivinicole di più piccole dimensioni.
L’esperienza e i risultati raggiunti in concreto da Enosis, negli scorsi anni, dimostrano che lo sviluppo di “vini di qualità” e “vini iconici” si traduce sempre in un volano per la crescita economica e sociale del territorio. Un territorio il cui valore è in continua evoluzione e che si prepara ad affrontare le sfide del futuro, in particolare quelle legate ai cambiamenti climatici. Grazie all’ampio spettro di ricerca applicata, Enosis stabilisce l’entità di variazione che i cambiamenti climatici producono nell’acino, nelle diverse varietà, forme di allevamento e zone. Attraverso la sperimentazione, può così consigliare e monitorare ogni passaggio della filiera, dalla bacca fino alla bottiglia. Una massa critica di dati la cui analisi consente di mantenere alta la qualità del territorio piemontese.
“Il supporto al settore enogastronomico del territorio è uno dei punti cardine della strategia di intervento di Fondazione Crt - spiega il segretario generale Andrea Varese - si tratta di un settore fondamentale che ha permesso negli anni di far conoscere l’eccellenza del Piemonte nel mondo e siamo convinti che il nostro sostegno a una realtà come quella di Enosis non potrà che portare ulteriori benefici al territorio sia di carattere economico sia sociale”.
“Era da tempo che cercavo un partner che potesse traghettare verso il futuro il lavoro fin qui fatto da me e dal team - commenta Donato Lanati, fondatore di Enosis - ho rifiutato molte delle offerte ricevute, anche da fondi, che temevo non mi avrebbero consentito di esercitare l’attività di enologo in modo libero e avrebbero messo a rischio il ruolo dei miei collaboratori, senza i quali non avrei ottenuto alcun risultato. Sono onorato dell’interesse di Fondazione Crt, che sono certo ci permetterà di continuare a lavorare e dare valore alle persone e realtà del territorio. Enosis potrà, così, proseguire nel percorso intrapreso con rinnovato impegno e con l’obiettivo di migliorare i risultati della ricerca”.

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