“Complimenti e auguri, sono rimasto impressionato dalla varietà, dalla bellezza e dalla ricchezza di Vinitaly. È la mia prima volta, e ho un visto un Vinitaly in festa, ma dove non si dimentica di parlare delle questioni importanti e dei problemi che il vino italiano deve affrontare per mantenere il successo che ha conquistato, soprattutto oltre confine”. Parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita a Vinitaly, la prima nella storia della massima carica dello Stato all’evento di Verona Fiere, tra i più importanti a livello internazionale del mondo del vino.
“Una volta c’erano le regioni del vino - ha aggiunto Napolitano - oggi il vino è un’eccellenza in tutte le regioni d’Italia. Il vino è un emblema delle nostre forti tradizioni, della storia, della cultura e del lavoro. Ed è anche l’emblema della forza delle diversità nell’unità, perché le differenze sono fondamentali per non rischiare di appiattirsi su identità che non ci appartengono, sono punti di confronto e di stimoli che spingono tutto il sistema, in sinergia, a migliorarsi. E con questa unità il vino italiano deve muoversi insieme per non perdere le posizioni di eccellenza che ha conquistato e per guadagnarne di nuove”. E al presidente di Verona Fiere, Ettore Riello, che nel fare gli onori di casa e nel ringraziare Napolitano, ha lanciato l’idea di un “concorso” per eleggere il vino per celebrare nel mondo i 150 anni dell’Unità d’Italia, il prossimo anno, Napolitano ha risposto con una battuta: “una bella idea, che appoggio senza neanche pretendere l’onore della prima bevuta!”.
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